Brasile, Bolsonaro: «Non mi inietterò il vaccino». In Germania superato il milione di casi

Brasile, Bolsonaro: «Non mi inietterò il vaccino». In Germania superato il milione di casi
Venerdì 27 Novembre 2020, 10:17 - Ultimo agg. 13:41
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Bolsonaro, non si inietterà il vaccino anti-Covid. «Non lo farò, è un mio diritto», ha detto in un intervento trasmesso sui suoi social il capo dello Stato brasiliano, le cui idee sulla pandemia non hanno mancato di suscitare polemiche nel Paese e all'estero. Bolsonaro, che nei mesi scorsi ha contratto il coronavirus, ha aggiunto che è improbabile che il Congresso obblighi i brasiliani a vaccinarsi. Il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero di morti causati dal Covid-19.  Sono 698 le vittime di Covid-19 registrate nelle ultime 24 ore in Brasile, per un totale di 171.497 morti dall'inizio della pandemia. I nuovi contagi sono stati 37.672, per un totale di 6.204.570.  In tutto il mondo si registra ancora un aumento dei casi con nuovi record in Germania, che supera la quota di un milione di contagi dall'inizio della pandemia, mentre in Giappone è ufficialmente iniziata, a detta degli esperti, la terza ondata della diffusione del virus.    

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Russia

In Russia si registra un nuovo picco dei contagi di Covid-19.

Stando al centro operativo nazionale anticoronavirus, nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati accertati 27.543 nuovi casi di Covid-19: il numero massimo di contagi in un giorno finora rilevato dall'inizio dell'epidemia. I nuovi contagi a Mosca sono 7.918. Il totale dei casi nel Paese sale così a 2.215.533. Stando ai dati ufficiali, le persone morte a causa del Covid-19 in Russia sono 38.558, di cui 496 decedute nel corso dell'ultima giornata. 

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Germania

Dopo avere segnato uno dei bilanci quotidiani dell'epidemia più gravi. Come ha reso noto il Robert Koch Institute per le malattie infettive, nelle ultime 24 ore sono stati accertati altri 22.806 contagi da Covid-19 che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 1.006.394. I decessi in un giorno sono stati 426 e le vittime complessive sono salite a 15.586. Sulla base dei dati di ieri (+19.600 casi e 389 morti), l'indice di riproduzione del virus su 7 giorni è dello 0,9. La Germania ha deciso di prolungare fino a inizio gennaio le restrizioni per contenere la diffusione del Covid-19. «Dobbiamo ancora fare degli sforzi, il numero delle infezioni quotidiane è ancora troppo alto», ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel, mercoledì scorso, al termine di oltre sette ore di discussioni con i dirigenti dei 16 Lander. Il Governo tedesco ha anche invitato la popolazione a non andare all'estero per le vacanze di Natale, in particolare per sciare e intende chiedere alla Ue di proibire fino al 10 gennaio i soggiorni in stazioni sciistiche, al contrario dell'Austria che intende invece aprirle. La Francia ha deciso di permettere il soggiorno delle località di montagna, ma tenendo chiusi gli impianti di risalita. 

Ucraina

In Ucraina si registra un nuovo picco dei contagi accertati in una sola giornata. Il ministro della Salute Maksim Stepanov ha annunciato che nelle ultime 24 ore si sono registrati 16.218 contagi e che in 655 casi si tratta di operatori sanitari. Il totale dei contagi nel Paese sale così a 693.407. Nelle ultime 24 ore 192 persone sono morte a causa del virus Sars-Cov-2 in Ucraina facendo salire a 11.909 il totale delle vittime del Covid-19 nel Paese dall'inizio dell'epidemia. 

Giappone

Tokyo aggiorna nuovamente il record dei contagi di coronavirus nella giornata di venerdì, a quota 570 su base giornaliera, confermando l'allarmante ascesa della malattia in quella che dagli esperti viene ormai definita la terza ondata. Le nuove rilevazioni superano il precedente limite raggiunto sabato, e potrebbero portare a un imminente annuncio dello stato di emergenza da parte dell'esecutivo, come lasciato intendere ieri dal ministro in carica per l'emergenza sanitaria, Yasutoshi Nishimura. Anche a livello mensile ad oggi le infezioni segnalate da inizio novembre nella capitale si assestano a 8.567, superando il precedente record di agosto fermo a 8.125. Da questo sabato, in linea a quanto delineato dal governo, i ristoranti e i bar della capitale dovranno interrompere la vendita di alcool a partire dalle 22, per un periodo di tre settimane. 

Croazia

Da domani la Croazia entra in un lockdown parziale con la chiusura dei bar e ristoranti per tentare di contenere la forte diffusione del coronavirus. Le nuove misure restrittive saranno in vigore fino al 21 dicembre. Oltre ai bar e ristoranti, dovranno chiudere anche le palestre e varie attività ricreative, ma non i teatri, cinema, centri commerciali, parrucchieri, estetisti, piccoli artigiani. Tutte le attività sociali e culturali possono svolgersi ma con la partecipazione di un massimo d 25 persone, anche al chiuso, e un rigoroso rispetto delle misure igieniche. Non sono permesse le feste di nozze, mentre anche ai funerali il limite delle persone presenti è di 25. I mezzi pubblici potranno accogliere il quaranta percento della capienza massima di passeggeri in condizioni normali. Alle scuole e agli atenei è stato raccomandato di passare all'insegnamento a distanza. Questo lockdown è comunque molto meno restrittivo rispetto a quello introdotto nella primavera. Il primo ministro Andrej Plenkovic ha spiegato che «probabilmente sarebbe meglio chiudere tutto, ma questo non è economicamente e politicamente realistico». «La Croazia non è un Paese ricchissimo e deve pensare anche al mantenimento delle attività economiche e sociali», ha osservato. Anche oggi la Croazia con 4.080 nuovi contagi registra il record giornaliero di casi positivi. Sono decedute altre 48 persone, che portano il numero delle vittime a 1.600. Numeri record anche per i pazienti in cura ospedaliera, ad oggi 2.240, e per quelli in terapia intensiva, 266.

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