Covid, Francia in lockdown per un mese a partire da giovedì. «Ma sarà più flessibile del primo»

Covid, Francia verso il lockdown totale. In Russia 320 morti un giorno, picco da inizio epidemia
Covid, Francia verso il lockdown totale. In Russia 320 morti un giorno, picco da inizio epidemia
di Stefania Piras
Martedì 27 Ottobre 2020, 10:39 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 08:01
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La Francia torna in lockdown. Il governo francese ha deciso il blocco delle attività per un mese a partire dalla mezzanotte di giovedì: lo riferisce BFM-TV alla vigilia dell'intervento del presidente Emmanuel Macron previsto per mercoledì alle 20. L'emittente precisa che il lockdown sarà più flessibile rispetto a quello della primavera scorsa.

La situazione della seconda ondata della pandemia di Covid si aggrava ogni giorno di più in Francia dove Il Consiglio di difesa è stato convocato dal presidente Emmanuel Macron. Nei giorni scorsi il Paese è arrivato a registrare oltre 52mila casi in 24 ore, ma secondo il presidente del Comitato Scientifico Jean-Francois Delfraissy, i casi reali su base giornaliera potrebbero essere 100mila. 

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Situazione molto nell'Europa orientale: in Repubblica ceca (la punta blu più alta del grafico sottostante) il tasso di mortalità è altissimo, ci sono 11 decessi ogni 100mila persone, è il secondo più alto tasso di mortalità al mondo. Il ministero della Sanità ha annunciato che nelle ultime 24 ore sono stati accertati nuovi 10.273 casi di positività al coronavirus. Il totale dei contagi è salito a 268.370 e i decessi sono complessivamente 2.365.

La Svezia, l'unico Paese al mondo che non ha mai imposto il lockdown, ha registrato 1.870 nuovi casi di coronavirus in 24 ore, il numero più alto dall«inizio della pandemia. Lo riporta il Guardian. Secondo l'Agenzia della salute svedese, in primavera i casi sono stati molti più contagi ma non sono stati registrati per la mancanza di test. Il record precedente di casi di Covid-19 era stato 1.698 a fine giugno. Le vittime di coronavirus in Svezia sono 5.918.

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É record assoluto dei contagi e dei decessi da coronavirus in Bulgaria, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati ben 2.243 nuovi casi, pari a circa il 30% dei 7.659 test diagnostici effettuati. Si tratta del nuovo record giornaliero di contagi nel Paese balcanico. Il maggior numero delle persone contagiate si registra di nuovo nella capitale Sofia (circa due milioni di abitanti): 913. Il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia è a oggi di 40.132.

Da ieri sono stati segnalati 42 decessi, un record assoluto, e il numero complessivo delle vittime sale a 1.136. Il bilancio dei casi di infezione fra il personale medico-sanitario è salito a 1.948. Attualmente vi sono 20.346 casi attivi in Bulgaria, mentre negli ospedali sono ricoverati 2.130 pazienti, 149 dei quali in terapia intensiva.

Resta alto in Germania  il numero dei contagi da coronavirus su base giornaliera. Come ha reso noto il Robert Koch Institute per le malattie infettive, nel Paese sono stati accertati 11.409 casi di Covid-19, in aumento dagli 8.685 di ieri, ma sotto il record di oltre 14.700 registrato il 24 ottobre. I contagi dall'inizio dell'epidemia sono 449.275. I decessi in un giorno sono stati 42, quasi il doppio rispetto a ieri e le vittime del Covid-19 sono complessivamente 10.098. In base ai dati aggiornati a ieri, l'incidenza settimanale è di 80,9 casi ogni 100mila abitanti, con una punta di 122,6 a Berlino e l'indice di riproduzione del virus sulla media degli ultimi 4 giorni è di 1,37.  Intanto due distretti nel Land meridionale della Baviera hanno imposto un blocco di due settimane mentre la città bavarese di Norimberga ha annullato il suo famoso mercatino di Natale, uno dei più noti della Germania e un'importante attrazione turistica. 

La Francia sta ipotizzando un lockdown totale nel fine settimana: Macron ha detto che si attendono«decisioni difficili». D'altronde è il paese che ha contato più casi in assoluto nella giornata di ieri 26 ottobre 2020. La Francia è arrivata a sfondare il milione di casi: 1.138.507 per la precisione. 

In Belgio la media da una settimana è di quasi 12.500 nuovi casi ogni 24 ore. Con questo ritmo, secondo il centro di crisi del Paese sul Covid, i reparti di rianimazione potrebbero essere sopraffatti nel giro delle prossime due settimane. La situazione è così grave che i medici di 10 ospedali a Liegi sono stati richiamati al lavoro anche se positivi al virus - purché asintomatici - per far fronte all'ondata crescente di ricoveri.

Al di là della frontiera, nei Paesi Bassi, altro picco: superati i 10.000 casi.

Stabili attorno a quota 20.000 i casi censiti nel Regno Unito.

Più a ridosso del nostro Paese, in Svizzera restrizioni sanitarie dovrebbero essere annunciate questa settimana mentre il conteggio quotidiano è arrivato a quasi 17.500 nuove infezioni.

In Slovenia, dove il 30% dei test effettuati nel fine settimana è risultato positivo, sono entrate in vigore le nuove restrizioni annunciate nel fine settimana e che coinvolgono anche l'Italia: chi arriverà da quattordici regioni italiane ritenute più a rischio dovrà presentare un test negativo al Covid-19 effettuato non oltre le 48 ore precedenti o in alternativa mettersi in quarantena per 10 giorni.

Gli altri continenti

In Russia l'agenzia federale russa per i controlli sanitari (Rospotrebnadzor) ha ordinato una misura assimilabile al coprifuoco: la chiusura di bar e ristoranti dalle 23 alle 6 del mattino a partire da domani per contenere l'epidemia di Covid-19. In Russia sarà inoltre obbligatorio indossare le mascherine nei luoghi in cui si concentrano più persone, negli ascensori, nei parcheggi, sui mezzi di trasporto pubblici e sui taxi. In Russia nelle ultime 24 ore si sono registrati 16.550 nuovi casi di Covid-19 e il decesso di 320 persone: si tratta del numero più alto di morti finora registrato dall'inizio dell'epidemia. Secondo i dati ufficiali, in Russia si contano in totale 1.547.774 contagi e 26.589 decessi provocati dal Covid-19.

Gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti del 70% a livello globale nei primi otto mesi del 2020 rispetto all'anno precedente per l'effetto della pandemia Covid-19. A fare i conti è l'Organizzazione mondiale del turismo (agenzia specializzata dell'Onu). I mesi estivi, solitamente di alta stagione turistica nell'emisfero settentrionale, sono stati catastrofici: -81% dei turisti a luglio su un anno e -79% ad agosto. Questo calo rappresenta 700 milioni di arrivi di turisti in meno e una perdita di 730 miliardi di dollari per il settore turistico globale, «più di otto volte la perdita registrata dopo la crisi finanziaria globale del 2009».

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