Vaccini, Gran Bretagna oltre quota 42 milioni: oggi 2.206 casi (su 988.311 test) e 35 i morti. Nel mondo oltre tre milioni di vittime

Vaccini, Gran Bretagna oltre quota 42 milioni: oggi 2.000 casi (su un milione di test) e 35 i morti
Vaccini, Gran Bretagna oltre quota 42 milioni: oggi 2.000 casi (su un milione di test) e 35 i morti
Sabato 17 Aprile 2021, 18:39 - Ultimo agg. 19:07
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La vaccinazione porta ottimi risultati in Gran Bretagna. Continua la corsa ai vaccini nel Regno Unito, che supera quota 42.110.495 di dosi somministrate (inclusi 9.416.968 di richiami), mantenendo un ritmo di circa 500.000 iniezioni al giorno (ieri 604.727) malgrado il parziale rallentamento degli approvvigionamenti previsti per aprile.

Lo certificano i dati odierni del governo di Boris Johnson, confermando per ora la tendenza al calo dei contagi - ridotti a 2.206 nelle 24 ore su 988.311 tamponi eseguiti - e la stabilizzazione del numero di morti quotidiani ai minimi di questi mesi (35 nell'ultima giornata censita).

Normalizzata al momento pure la situazione negli ospedali, dove in totale ci sono appena 2.000 pazienti circa ricoverati per Covid a livello nazionale e non più di 300 costretti a essere assistiti nei reparti di terapia intensiva.

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Il resto del mondo

L'ennesima, terribile, cifra tonda superata. Da quanto il Covid-19 è apparso, un anno e mezzo fa in Cina, oltre tre milioni di persone in tutto il mondo sono morte e quasi 140 milioni sono state contagiate. E la pandemia continua a colpire a macchia di leopardo, in una logorante guerriglia, rinvigorita dalle sue varianti. Così mentre alcuni Paesi, come l'Italia, confidano di ripartire a breve mettendosi l'emergenza alla spalle, altrove si ripropone il dramma delle infezioni tornate nuovamente fuori controllo. È il caso dell'India e del Brasile. Nei cimiteri del Paese sudamericano, in particolare, si lavora anche di notte per seppellire le vittime. A livello globale i nuovi contagi per settimana sono quasi raddoppiati negli ultimi due mesi e si sta avvicinando il più alto tasso di infezione visto finora durante la pandemia, ha rilevato l'Oms. Sul fronte dei decessi la situazione è altrettanto preoccupante. Dopo una leggera tregua a marzo, il numero di morti ha ripreso a crescere, con una media di oltre 12.000 al giorno la scorsa settimana. Molto vicino ai 14.500 registrati alla fine di gennaio, al culmine della pandemia.

Il Brasile

Dopo gli Stati Uniti, il Paese più falcidiato dai decessi è il Brasile, arrivato quasi a quota 370mila. Neanche i bambini ne sono stati risparmiati: almeno 850 vittime in un anno, ma secondo i medici potrebbero essere il doppio. Nei cimiteri si lavora senza sosta per seppellire tutti. A Vila Formosan vicino a San Paolo, il più grande cimitero dell'intera America latina, si scavano fino a 200 tombe al giorno. Alle 18 subentra il turno di notte. In Brasile l'aggressività del virus, di fatto, non si è mai attenuata più di tanto e adesso la situazione è di nuovo da allarme rosso. Basti pensare che negli ospedali i pazienti vengono intubati da svegli per la mancanza di sedativi e legati al letto per sopportare il dolore.

L'India

In India si viaggia ad un ritmo di oltre 200mila contagi al giorno: oltre due milioni solo questo mese e gli ospedali al collasso. La gravità della situazione ha spinto le congregazioni induiste a fare una scelta mai presa prima: sospendere il mega pellegrinaggio del Kumbha Mela, nella città sacra di Haridwar. Accogliendo l'appello del premier Narendra Modi. Per dare un'idea, nel 2001, 60 milioni di persone parteciparono al rito immergendosi nel fiume Gange: fu il più grande raduno del mondo. Quest'anno, le immagini delle centinaia di migliaia di devoti tutti insieme nel fiume hanno fatto il giro del mondo, sollevando interrogativi sulle potenziali conseguenze devastanti per la diffusione del virus. In direzione dell'Europa bisogna registrare la recrudescenza della pandemia in Russia, dove è stato registrato il più alto numero di contagi quotidiani dal 20 marzo, oltre novemila, con una situazione particolarmente complicata a Mosca. In Ue, invece, c'è un'atmosfera di cauta attesa. Le vaccinazioni, bene o male, stanno procedendo, e si comincia finalmente ad elaborare dei piani di parziale ritorno alla normalità, come le riaperture di bar e ristoranti, anche la sera, per esempio in Italia. Tra i 27, in ogni caso, l'imperativo è tenere alta la guardia.

In Germania

In Germania la cancelliera Angela Merkel ha avvertito che la «terza ondata è molto seria» e preoccupa la situazione delle terapie intensive, nonostante si vaccini a velocità record (oltre 700 mila in un giorno). I conti, ancora una volta, vanno fatti con le varianti, che sembrano spuntare senza soluzione di continuità. Ultima, in ordine di tempo, quella indiana, segnalata in Gran Bretagna, che ha legami stretti con il subcontinente asiatico, dove questa mutazione del virus è diventata dominante.

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