Mascherina sì o no? Stop in Usa e Israele, Europa divisa. In Asia rimane obbligatoria

Mascherina sì o no? Stop in Usa e Israele, Europa divisa. In Asia rimane obbligatoria
di Erminia Voccia
Domenica 20 Giugno 2021, 22:52 - Ultimo agg. 21 Giugno, 17:30
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«Paese che vai, usanza che trovi», si è soliti dire. Come cambiano le regole nel mondo sull’uso della mascherina. Non c’è una regola che valga ovunque, eccetto il buonsenso.

STATI UNITI
Il 13 maggio il Centers for Disease Control and Prevention, importante organismo di controllo per la sanità pubblica negli Stati Uniti d’America, ha aggiornato le raccomandazioni sull’uso della mascherina: alle persone vaccinate era concesso di riprendere le normali attività senza osservare l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione o di mantenere la distanza di sicurezza, anche nelle aree al chiuso. Il 10 giugno lo stesso organo ha affermato che non era più richiesto ai pendolari di portare la mascherina negli snodi all’aperto dei trasporti pubblici, come stazioni di treni, autobus e tragetti, considerato il basso livello di rischio di trasmissione dell’infezione. Il Cdc rilascia delle linee guida, giacché ogni stato conserva l’ultima parola in merito alla questione mascherine. Questo spiega come mai negli Stati Uniti le norme cambiano da stato a stato. Quella della Florida, ad esempio, è una storia a sé. Nonostante sia previsto l’utilizzo della mascherina nelle città e nelle contee, già il 25 settembre 2020 il governatore Ron DeSantis ha sospeso le penalità per chi non si attiene alle norme anti Covid, annullando la possibilità di sanzionare chi non è in regola. A New York Andrew Cuomo in osservanza alle raccomandazioni del Cdc, ha esonerato dall’obbligo di indossare la mascherina le persone vaccinate in molte situazioni considerare sicure, compresi alcuni contesti al chiuso. In California da alcuni giorni per chi è completamente vaccinato la vita è tornata quasi la stessa di prima della pandemia: andare al cinema, a fare shopping, in palestra, in chiesa e ordinare da bere al bar. Tutto senza mascherina. 


ISRAELE
In Israele la mascherina sta diventando un ricordo perché da martedì 15 giugno non è più obbligatorio indossarla al chiuso. Lo stato ebraico è avanti nella campagna di vaccinazione: oltre il 63% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Ma sono previste eccezioni: negli aerei sia il personale sia i passeggeri devono portare la mascherina, come del resto chi non è ancora vaccinato deve farlo nelle strutture di assistenza. 

EUROPA
In Francia mercoledì scorso non è più richiesta la mascherina all’aperto.

Resta però obbligatoria nelle aree all’aperto affollate, come le vie dello shopping, i mercati, gli stadi. La Spagna ha seguito l’esempio della Francia e dal 26 giugno niente più mascherine all’aperto. Come in Italia, anche in Germania si discute della necessità di mantenere o meno l’obbligo. Il Ministro della Sanità Jens Spahn ha chiesto di porre fine a tale norma nelle regioni che stanno registrando un calo di contagi. Il Ministro della Giustizia Christine Lambrecht ha chiesto invece ai 16 leader dei Länder di chiarire se e dove la mascherina è da ritenersi una misura ancora proporzionata all’incidenza dei casi di Covid. Lauterbach ritiene tuttavia non sia arrivato ancora il momento di smettere di indossare le mascherine negli spazi al chiuso, come le scuole. Nella vicina Danimarca dalla settimana scorsa in quasi tutti i luoghi pubblici non si indossa più. Su questo punto si sono trovati d’accordo quasi tutti i partiti danesi. Per la gioia degli amanti dell’Hygge.

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ASIA
Per l’Asia c’è da fare un discorso diverso. Alcune regioni e Paesi, indicati l’anno scorso come modelli nella lotta al Covid, per i sistemi di tracciamento e i metodi efficaci di contenimento del virus, stanno fallendo quest’anno la prova di porre un freno alla pandemia. La settimana scorsa nella regione cinese del Guangzhou la variante Delta ha imposto l’urgenza di un nuovo e improvviso lockdown. Taiwan, Vietnam faticano a porre un freno all’infezione, come del resto la Thailandia. Il Giappone, che ha fatto partire la campagna vaccinale solo a fine febbraio, sta affrontando da settimane le conseguenze di una quarta ondata. Tokyo e Seoul stanno accelerando le inoculazioni di vaccini, ma restano ancora lontane dall’obiettivo finale di vaccinare tutta la popolazione. Gli organizzatori dell’Olimpiade hanno avvertito che gli atleti trovati senza mascherina rischieranno la squalifica. In posti come la Corea del Sud il Giappone indossare la mascherina afferisce alla cultura, ed era così da prima dello scoppio della pandemia di Covid. Un atteggiamento rispettoso rivelatosi fondamentale nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria, quando in Occidente ci sembrava uno sforzo. Che la cultura stia cambiando anche fuori dall’Oriente?
 

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