Covid in Europa: record di morti in Germania (527), in Gran Bretagna arrivano nuove restrizioni

Covid in Europa: record di morti in Germania, nuove restrizioni in Gran Bretagna
Covid in Europa: record di morti in Germania, nuove restrizioni in Gran Bretagna
Mercoledì 8 Dicembre 2021, 12:16 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 12:45
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Il Covid spaventa ancora (ancora) l'Europa. Record di morti infatti per il virus in Germania da 10 mesi. Il Paese ha registrato 527 decessi nelle ultime 24 ore, il numero più alto dal 12 febbraio scorso, rilevano i media internazionali sottolineando comunque che sta decelerando il tasso di incidenza dei casi settimanali, calato da 432 a 427 contagi per 100 mila abitanti.

Covid in Europa, i casi in Germania e Gran Bretagna

 

In Gran Bretagna nel frattemo, il premier Boris Johnson sta per annunciare una serie di nuove restrizioni in Inghilterra, per arginare la diffusione della variante Omicron. Tre alti funzionari governativi hanno riferito al Financial Times che il governo ha deciso di implementare il cosiddetto Piano B, compreso l'obbligo di un passaporto vaccinale per frequentare i luoghi pubblici e una nuova ordinanza per il lavoro da casa. Secondo le fonti, il primo ministro è preoccupato dal fatto che, se non agirà ora, potrebbe pentirsi di non aver introdotto maggiori restrizioni tra un mese.

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Intanto, sempre il premier Johnson finisce sotto accusa dopo che è emerso un video in cui un anno fa alcuni suoi stretti collaboratori scherzavano sul fatto di tenere una festa di Natale a Downing Street quando le riunioni sociali erano vietate dalle regole anti-Covid.

Il filmato pubblicato dall'emittente Itv mostra l'allora responsabile stampa di Johnson, Allegra Stratton, il consigliere Ed Oldfied e altro personale che scherzano su «una festa immaginaria» durante una conferenza stampa di prova il 22 dicembre, senza la presenza dei media. Interrogata dai colleghi Stratton dice: «Questa festa immaginaria era un incontro di lavoro e non era socialmente distanziato».

Downing Street continua a insistere sul fatto che non ci sia stata alcuna festa. Ma una fonte in precedenza aveva confermato alla Bbc che il 18 dicembre si era svolto un party, alla presenza di «diverse dozzine» di persone, ma non il primo ministro. Dal canto suo BoJo non ha negato che ci siano stati festeggiamenti fra numerosi funzionari a Downing Street, ha insistito tuttavia nell'affermare che erano state rispettate le linee guida allora in vigore.

 

L'APPELLO DI CARLO E CAMILLA - Un forte appello a chi esita nel Regno Unito a vaccinarsi contro il Covid e fare la terza dose arriva dal principe Carlo e dalla consorte Camilla. «Possiamo solo esortarvi a guardare all'evidenza dei nostri reparti di terapia intensiva», si legge in una dichiarazione diffusa dai reali dopo che loro stessi si sono sottoposti al richiamo. E continuano: «Le persone che non sono vaccinate hanno almeno 10 volte più probabilità di essere ricoverate in ospedale o morire rispetto a quelle che hanno ricevuto due dosi di vaccino». Il loro appello arriva nell'anniversario della prima vaccinazione contro il Covid in Gran Bretagna. L'erede al trono e la duchessa di Cornovaglia hanno elogiato «l'ingegnosità e la determinazione» di coloro che sono coinvolti nella campagna di profilassi che ha visto più di 100 milioni di dosi somministrate da quella prima iniezione nel dicembre 2020.

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SPAGNA - Torna al di sopra del 10% il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid in Spagna, mentre l'incidenza dei contagi su 14 giorni aumenta ancora, fino a raggiungere i 290 casi per ogni 100.000 abitanti (quella settimanale è di 160 casi). Lo si apprende dagli ultimi dati del ministero della Sanità, arrivati mentre il Paese iberico si appresta a concludere un lungo ponte festivo iniziato di fatto lo scorso weekend. Nelle terapie intensive, il tasso di occupazione è passato dall'8,84% di venerdì al 10,29% attuale. Nei reparti ordinari, l'indice è cresciuto dal 3,42% al 4,07%. Il tasso di positività è aumentato dal 7,29% all'8,42%. Da inizio pandemia sono stati notificati 88.237 morti. La percentuale di popolazione vaccinata con ciclo completo è dell'89,5% su quella totale. Il 71,1% degli over 70 ha ricevuto anche una dose booster. Iniezione aggiuntiva anche per il 38,3% dei vaccinati con il monodose di J&J, in tutto quasi due milioni di persone.

 

OMICRON IN SERBIA - Sei cittadini serbi sono stati posti in quarantena per 14 giorni dopo il loro arrivo all'aeroporto di Belgrado dal Botswana. La misura preventiva è stata adottata dalla Serbia per gli arrivi da una serie di Paesi africani per il pericolo di diffusione della nuova variante Omicron. Come riferiscono i media, cinque dei passeggeri messi in quarantena, tutti membri di una stessa famiglia, sono giunti nella capitale serba con un volo via Vienna e sono risultati negativi a un primo test molecolare. Il sesto passeggero è arrivato a Belgrado con scalo a Istanbul. Non è stato precisato l'esito del suo tampone. Finora in Serbia non si sono registrati casi di Omicron, che nella regione sono stati già segnalati in Croazia e Romania. Dubbi su due possibili casi sono emersi oggi in Montenegro.

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