L'ultimo dei tre agenti a togliersi la vita è stato un giovane ufficiale di 29 anni che si è sparato nei pressi della stazione di polizia dove lavorava. La più alta autorità dell'istituzione ha descritto questa sequenza di tragici avvenimenti come una «crisi della salute mentale» e ha affermato che è necessario agire immediatamente, come riferisce New York.This is a mental-health crisis. And the NYPD & the law enforcement profession as a whole absolutely must take action. We must take care of each other; we must address this issue — now. Please take my statement below to heart & help yourself, your loved ones, & your colleagues. ⬇️ pic.twitter.com/urHuzIiiFb
— Commissioner O'Neill (@NYPDONeill) 15 giugno 2019
Il primo suicidio è stato quello del vice capo Steven J. Silks, 62 anni, morto il 5 giugno con una ferita d'arma da fuoco. Il giorno dopo, il detective Joseph Calabrese, 58 anni, è scomparso fino a quando un gruppo di soccorritori lo ha trovato senza vita.
«Questa è una crisi della salute mentale, e il Dipartimento di Polizia di New York e l'istituzione Polizia nel suo complesso devono intervenire», ha scritto il commissario della polizia municipale James P. O'Neill sul suo account di Twitter, nel quale sollecita i colleghi che soffrono di qualsiasi tipo di problema psicologico ad andare da uno specialista.