Manager italiano muore sul caicco in Croazia: avvelenato da gas di scarico. Gravissimi i figli. L'ultimo messaggio: «Qui si sta da Dio»

Manager italiano muore sul caicco in Croazia: avvelenato da gas di scarico. Gravissimi i figli. L'ultimo messaggio: «Qui si sta da Dio»
Martedì 13 Agosto 2019, 16:03 - Ultimo agg. 14 Agosto, 15:12
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Una vacanza finita in tragedia. Il manager siciliano Eugenio Vinci, che per tanti anni aveva lavorato ai vertici di Assindustria Molise, è morto in barca in Croazia, intossicato dai gas di scarico. E due dei suoi figli sono ricoverati in ospedale in condizioni gravissime, a causa di un incidente che in primo momento sembrava essere stato provocato da un'intossicazione alimentare.

Intorno alle 10 del mattino, da uno yacht noleggiato al largo di Hvar è stata lanciata una richiesta di aiuto al porto, sull'omonima isola dalmata, in cui si riferiva che a bordo era morto un uomo di 57 anni. Anche gli altri cinque turisti avevano accusato dei malori: soprattutto i due figli di Vinci, di 8 e 14 anni, con forti diarree, nausea e vomito perdita di coscienza, tanto da richiederne il trasferimento in elicottero al centro ospedaliero di Spalato, a circa 50 km dall'isola. I due bambini versano in condizioni gravissime e sono sottoposti a terapia intensiva al reparto pediatrico.

In un primo momento la stampa croata ha ipotizzato che si fosse trattato di un'intossicazione alimentare. A quanto pare, infatti, la famiglia Vinci la sera prima aveva consumato una cena a base di cozze e altri molluschi in un noto ristorante di Hvar, e durante la notte avrebbero iniziato a lamentare malori gastrointestinali. Poi però sarebbe emerso che l'intossicazione è stata provocata dal gas di scarico, proveniente dal water o dal condizionatore d'aria. Vinci ha perso i sensi per i fumi, battendo la testa nella caduta. Ed i suoi amici lo hanno trovato senza vita.

Tra le persone ricoverate anche il sindaco del comune siciliano di Sant'Agata di Militello, Bruno Mancuso, che insieme agli altri due adulti portati in ospedale non è in condizioni gravi. «Siamo tutti frastornati, eravamo partiti per passare una vacanza insieme e non avremmo mai pensato si trasformasse in una tragedia», ha raccontato Mancuso, spiegando che «dopo aver mangiato ci siamo sentiti male tutti». Alcuni si sono ripresi subito, ma i due bambini «sono gravi e speriamo che migliorino», ha aggiunto, riferendo che le autorità locali hanno aperto un'inchiesta e faranno un'autopsia sul corpo di Vinci. Nel frattempo la Farnesina, attraverso il consolato generale a Fiume, è in contatto con i suoi familiari in Croazia per prestare loro ogni possibile assistenza.

Il 57enne Eugenio Vinci aveva trascorso parte della sua vita professionale in Molise, trasferendosi nella regione negli anni 80 come direttore generale della Pop 84, azienda tessile dell'isernino. E negli anni '90 aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente di Assindustria regionale. Il suo lavoro lo aveva poi portato a Roma, al gruppo Dico, nella grande distribuzione alimentare. «Ho perso un amico carissimo, che domenica scorsa mi aveva mandato un messaggio dalla Croazia dicendomi 'sto da Dio, solo tu ancora stai a lavorare...», ha raccontato l'ex presidente della Regione Molise Paolo Frattura.
 

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