Crolla un'abitazione: morti quattro bambini in Argentina

Il dissesto sarebbe stato provocato da materiale di risulta collocato nel sottotetto

Crolla un'abitazione: morti 4 bambini in Argentina
Crolla un'abitazione: morti 4 bambini in Argentina
di Marta Ferraro
Giovedì 12 Gennaio 2023, 16:42 - Ultimo agg. 16:52
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Quattro fratellini sono morti schiacciati dopo che la  loro casa è crollata nella zona di Esteban Echeverría, nell'area metropolitana di Buenos Aires, in Argentina.

Come riporta Due erano gemelli di 4 anni. Gli altri avevano 6 e 10 anni. La casa con una struttura precaria apparteneva al marito della madre dei bambini.

Secondo il quotidiano argentino Clarín, Pamela Nisi, la mamma dei bambini, si trovava in una stanza della casa quando uno dei suoi figli, Valentine, si è avvicinato a lei per dirle che «qualcosa stava cadendo dal soffitto».

I bambini hanno immaginato che si potesse trattare di una perdita d'acqua, ma era l'inizio del crollo. Prima che potesse vedere cosa fosse, il tetto della casa ha ceduto ed è crollato sugli altri suoi figli.

Benicio e Noah Nisi, di 4 anni, stavano dormendo, Lorenzo, 6 anni, e Santino, 10 anni, stavano usando i cellulari al momento del crollo. Due settimane prima dell'incidente, la donna si sarebbe trasferita a casa del nuovo coniuge Daniel López. La donna ha avuto sei figli da quattro partner diversi. 

I vicini sospettano che un eccesso di macerie collocate nel sottotetto sia stato il motivo del crollo della struttura. La coppia avrebbe, infatti, ripulito il cortile dalle macerie e invece di gettarle in strada le avrebbe messe tra il tetto della casa e il tetto. L'indagine sull'«omicidio colposo» è stata affidata alla Procura 3 di Esteban Echeverría, specializzata in violenza familiare e di genere, abusi sessuali e crimini legati alla tratta di esseri umani. Vanesa González è il pubblico ministero incaricato del caso. «L'accaduto è davvero tremendo e molto triste. I vigili del fuoco hanno lavorato molto duramente. La casa rischia un ulteriore crollo. Gli esperti hanno dovuto agire in fretta, affinché la loro stessa vita non fosse messa in pericolo», ha concluso González.

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