Ha decapitato la moglie 23enne con una mannaia ed è scappato in moto con la testa in un sacco. L’orrore è avvenuto a Phnom Penh, in Cambogia la sera dello scorso 27 maggio. Secondo quanto ricostruito, la coppia con il figlio di un anno si era trasferita in una stanza in affitto a febbraio per iniziare una nuova vita. L’uomo 27enne però convinto che la moglie lo tradisse, l’ha aggredita decapitandola. Poi ha infilato la testa in un sacco bianco, riporta il Mirror, ed è andato in moto in un terreno defilato dove si è liberato dei resti della ragazza ed è fuggito. A dare l’allarme è stato il vicino di casa che ha trovato il cadavere smembrato della donna sul pavimento ricoperto di sangue. Vicino c’era la mannaia con evidenti tracce ematiche e ciocche dei capelli della donna.
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La polizia ha fatto immediatamente scattare le ricerche dell’assassino, trovato il giorno dopo nella sua sua città natale, a circa 90 chilometri dal luogo del delitto. «Ero geloso perché sentivo che mia moglie si comportava diversamente. Non l'ho picchiata prima di ucciderla. Ho usato un coltello per tagliarle la gola» ha ammesso davanti agli agenti.