Folla e commozione da due giorni nella cattedrale di San Giorgio, a Cape Town, per la camera ardente allestita per onorare Desmond Tutu. Migliaia di persone hanno reso omaggio e dato l'ultimo saluto all'arcivescovo sudafricano che si è spento domenica all'età di 90 anni. I funerali di Stato, per il premio Nobel per la Pace, che diede un contributo rilevante nel mettere fine all'apartheid, sono in programma oggi 1° gennaio. La sua Fondazione ha riferito che nelle sue ultime volontà Tutu ha espresso il desiderio che per suoi funerali non vi siano «ostentazione o spese sontuose» e che la bara sia «la meno dispendiosa possibile».
Alle esequie, durante le quali il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa terrà l'elogio funebre, sono presenti solo 100 persone a causa delle restrizioni sul coronavirus.
Cremazione ecologica per Desmond Tutu
La salma dell'arcivescovo verrà liquefatta, ovvero sottoposta ad un procedimento chimico ritenuto un'alternativa ecologica alla cremazione: lo riporta la Bbc. Era «ciò a cui aspirava come eco-guerriero», ha detto il reverendo Michael Weeder, decano della cattedrale di San Giorgio, a Città del Capo, dove si terranno oggi i funerali di Stato del simbolo dell'anti-apartheid e Premio Nobel per la pace. Secondo la tecnica della cosiddetta 'acquamazione' o 'cremazione acquatica', il corpo viene 'sciolto' in una soluzione di idrossido di potassio ad una temperatura di 93 gradi centigradi con un processo chiamato idrolisi alcalina che dura 3-4 ore. Al termine rimangono le ossa, che vengono ridotte in polvere e consegnate ai parenti del defunto all'interno di un'urna, ed il liquido risultante dallo scioglimento dei tessuti - privo di Dna - che viene smaltito nel condotto fognario. Il processo è considerato più ecologico della cremazione perchè consuma meno energia e non produce emissioni.