Orrore al parco a Parigi: donna fatta a pezzi, trovata la testa

Nel giardino parigino delle Buttes-Chaumont sono state rinvenute per caso parti del cadavere di una donna

Orrore al parco: donna fatta a pezzi, trovata la testa
Orrore al parco: donna fatta a pezzi, trovata la testa
Martedì 14 Febbraio 2023, 15:44
2 Minuti di Lettura

Continuano le macabre scoperte nel parco di Parigi delle Buttes-Chaumont, dove ieri sono state rinvenute per caso parti del cadavere di una donna. Oggi, altri resti sono stati scoperti lungo un'antica strada ferrata vicino al parco. Secondo fonti citate dal quotidiano Le Parisien, si tratterebbe della testa della donna. 

Tra i particolari emersi oggi, a 24 ore dal primo ritrovamento, c'è il luogo in cui il cadavere fatto a pezzi è stato nascosto: un deposito del servizio parchi e giardini del Comune, piuttosto decentrato e poco frequentato. Il sacco di plastica con i resti della donna era coperto da alcuni rami ma ieri una squadra di potatori lo ha aperto e si è trovata davanti ai resti di un tronco umano insanguinato, tagliato al di sopra del torace e all'altezza delle ginocchia.

Grazie ad un ricerca accurata condotta dalle squadre della polizia scientifica dopo la chiusura del parco al pubblico, sono stati ritrovati stamattina gli altri resti del cadavere, compresa la testa. 

Il cadavere era vestito, la donna indossava dei jeans blu ricamati con un disegno a fiori quando è stata uccisa. Si tratta di una donna «europea o nordafricana», secondo quanto trapela da fonti della polizia, ma non se ne conosce né l'identità né l'età nè la corporatura. La morte risalirebbe, in base allo stato del cadavere, a pochi giorni fa ma si attendono i risultati dell'autopsia fissata per oggi. Gli agenti esaminano anche ore e ore di immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, per individuare dove e quando sono entrati nella zona appartata del parco le persone che hanno lasciato il cadavere nascosto. Vengono passate al vaglio le posizioni di persone che abitano nella zona o che lavorano nel parco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA