Shahed-136, i droni kamikaze (forniti dall'Iran) utilizzati per la prima volta nell'attacco contro Kiev

Shahed-136, i droni kamikaze (forniti dall'Iran) utilizzati per la prima volta nell'attacco contro Kiev
Shahed-136, i droni kamikaze (forniti dall'Iran) utilizzati per la prima volta nell'attacco contro Kiev
Lunedì 17 Ottobre 2022, 10:13 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 18:22
4 Minuti di Lettura

Kiev sotto attacco«Per l'intera notte e tutta la mattina, il nemico ha terrorizzato la popolazione civile. Droni e missili kamikaze stanno attaccando tutta l'Ucraina», ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky. Per la prima volta in assoluto, le forze russe hanno utilizzato nell'attacco contro la Capitale i droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana. 

In totale ne sarebbero stati laciati 28. Lo ha affermato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, che ha aggiunto: «Grazie alle nostre forze armate e alla difesa aerea, la maggior parte dei droni è stata abbattuta.

A Kiev sono state udite in totale cinque esplosioni. Uno drone è esploso su un condominio nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori stanno continuando a spegnere l'incendio e a smantellare i detriti. al momento si cerca una donna sotto le macerie».

Tra le immagini pubblicate questa mattina dai siti ucraini e internazionali sull'attacco con droni kamikaze iraniani, anche quella di un agente di polizia che spara con un fucile per abbattere un drone. Sui social nel Paese vengono fornite istruzioni su come far cadere i micidiali Shahed-136 usando armi leggere.

L'Iran tuttavia continua a negare di aver mandato armi in Russia. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta Mehr, rispondendo al premier ucraino, Denys Shmyhal, secondo cui Teheran ha inviato a Mosca droni che sono stati utilizzati nel conflitto contro Kiev. «La politica estera dell'Iran è basata sull'opposizione alla guerra in qualunque area del mondo», ha fatto sapere il funzionario affermando che Teheran si è impegnata per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

Shahed-136, cosa sono e come funzionano i droni kamikaze

I droni Shahed-136 sono prodotti dall’industria bellica dell'Iran. Un'arma di ultima generazione con un raggio d'azione di 2.500 chilometri, e dotata di Gps: proprio questa tecnologia permette ai droni di tracciare in maniera precisa un obiettivo per poi colpirlo con il proprio carico di esplosivo, autodistruggendosi. È questo anche il motivo per cui questi velivoli vengono definiti droni kamikaze. La testata esplosiva è integrata nelle ali del velivolo. Il peso si attesta intorno ai 200 chilogrammi. Possono trasportare fino a circa 50 chili.

Ucraina, ucciso un foreign fighter italiano: Elia combatteva per le milizie russe, aveva 28 anni

Difficilmente rilevabili dai radar a causa delle loro traiettorie a bassa quota e delle piccole dimensioni: possono avere una lunghezza di 3,5 metri e un'apertura alare di 2,5 metri, i droni Shahed-136 vengono impiegati maggiormente per gli attacchi alle infrastrutture e sono in grado di controbattere ai lanciarazzi Himars, un sistema capace di lanciare simultaneamente più missili, forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina e con cui Kiev porta avanti la sua controffensiva. I droni iraniani Shahed-136 sarebbero inoltre più veloci dei droni Bayraktar TB2 forniti all’Ucraina dalla Turchia ma avrebbero anche dei punti deboli: innanzitutto sono abbastanza rumorosi e poco efficaci in caso di attacco a bersagli mobili. Hanno però un costo di produzione basso (sono realizzati con plastica e metallo) e questo ne favorirebbe un utilizzo corposo.

Video

Fonti del Pentagono hanno riferito al Washington Post che Teheran ha fornito alla Russia «centinaia di diversi tipi di droni», non solo vari modelli Shahed, ma anche droni da ricognizione e attacco Mohajer-6. I servizi di intelligence ucraini stimano a 2.400 il numero totale di veicoli senza pilota che Mosca ha ordinato all'Iran, nonostante Teheran continui a smentire la fornitura di armi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA