Ucraina, Pentagono: «Russi in difficoltà: ai soldati mancano scorte di cibo, carburante munizioni e vestiti pesanti». Allarme "rasputitsa"

Ucraina, Pentagono: «Russi in difficoltà: ai soldati mancano scorte di cibo, carburante munizioni e vestiti pesanti»
Ucraina, Pentagono: «Russi in difficoltà: ai soldati mancano scorte di cibo, carburante munizioni e vestiti pesanti»
Mercoledì 23 Marzo 2022, 11:02 - Ultimo agg. 15:22
3 Minuti di Lettura

All'esercito russo mancano non solo cibo e munizioni, ma anche carburante per le navi nel Mar Nero e vestiti pesanti per i soldati. Sono informazioni raccolte dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in un briefing che si è tenuto a porte chiuse e di cui Radio Liberty (testata ucraina nelle regioni di Donetsk e Luhansk) ha fatto trapelare i contenuti. Sono emersi dettagli sulle difficoltà che sta incontrando l'esercito di Putin. Il funzionario americano ha affermato che «un'operazione su larga scala, che non hanno mai condotto prima, è in corso da un mese e non hanno ancora risolto il problema del rifornimento delle risorse».

PODCAST >>> Ucraina, la guerra nell’aerospazio: sospesa la missione su Marte. Musk sfida Putin, a rischio anche la sicurezza dei voli europei

Ha notato anche che queste difficoltà sono sorte una settimana dopo l'inizio dell'invasione russa. In particolare, l'esercito russo ha problemi con rifornimenti, munizioni di alta precisione, comunicazioni e persino gli indumenti, quindi soffrono il freddo e hanno problemi di congelamento. Il Pentagono ritiene che i russi abbiano problemi con il comando e il controllo delle truppe: senza comunicazione è difficile stabilire cose come la logistica e la promozione.

Letteralmente : «Hanno problemi con il carburante anche in mare.

Si preoccupano di come rifornire di carburante le loro navi»

Allarme rasputitsa - Il nemico dei russi è ora anche il fango ucraino. Il fango senza fondo che si crea al momento di disgelo si chiama in russo "rasputitsa". Motivo in più per cui l'esercito di Putin potrebbe rimanere impantanato. E non solo in senso figurato. 

E nonostante la censura imposta sull' "operazione speciale" in Ucraina, decine di media regionali russi stanno iniziando a riportare la morte dei soldati, senza discostarsi dal discorso ufficiale del Cremlino. Il corrispondente da Mosca di Libération scrive oggi che cominciano a comparire sui giornali le vittime russe. Si parte dalla cifra comparsa per poco sul sito web di  Komsomolskaya Pravda: sono 9.861 le persone (uccise) e 16.153 i feriti. Un numero di gran lunga superiore ai 498 morti ammessi finora dalle autorità russe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA