La sua famiglia è stata uccisa dal fuoco russo mentre tentava di fuggire da Kiev. «L'intero mondo deve sapere cosa sta accadendo qui»: lo afferma in una intervista al New York Times Serhiy Perebyinis, 43 anni, il padre e marito rimasto solo. Una scena, quella dell'uccisione, immortalata da una fotoreporter dello stesso giornale e che ha fatto il giro del mondo diventando il simbolo del dramma dei civili nella guerra ucraina. Il giornale racconta oggi la loro storia, quando e come si erano conosciuti, la loro prima fuga nel 2014 dal Donbass in fiamme e i vari preparativi per lasciare la capitale ucraina.
La morte catturata in foto
Una partenza ritardata dalla presenza della madre della donna, malata di Alzheimer, e attesa per giorni nello scantinato dopo che la loro casa era stata colpita nei primi bombardamenti.
Invece non ce l'ha fatta, è stata falcidiata con i figli e il volontario vicino ad un ponte, con i bagagli e il 'trasportinò con il cane. L'uomo ha saputo della strage della sua famiglia da Twitter. E ora dice che è importante che le loro morti siano state catturate in foto e video: «il mondo intero deve sapere cosa sta succedendo qui».