Figlia muore dopo un incidente: la madre paramedico la soccorre (ma non la riconosce)

La donna è stata informata dell'accaduto una volta rientrata a casa

Ragazza di 17 anni muore dopo un incidente, soccorsa dalla madre paramedico che non la riconosce: «Mi hanno chiamata dall'ospedale»
Ragazza di 17 anni muore dopo un incidente, soccorsa dalla madre paramedico che non la riconosce: «Mi hanno chiamata dall'ospedale»
Venerdì 25 Novembre 2022, 18:03 - Ultimo agg. 27 Novembre, 09:42
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Non ha riconosciuto la figlia dopo averla soccorsa. La tragica storia arriva dal Canada, dalla città di Airdrie (Alberta). Il 15 novembre una chiamata al pronto soccorso locale riferisce di un incidente mortale in cui sono state coinvolte due ragazze. Jayme Erickson è di turno sull'ambulanza, e insieme ai suoi colleghi si reca d'urgenza sul posto dell'incidente. Per una delle due ragazze non c'è più nulla da fare. L'altra invece è rimasta incastrata tra le lamiere, ma è ancora viva. 

La donna riesce a tirar fuori la ragazza, riuscendo a salvarle la vita almeno fino al trasporto in ospedale.

Un volta giunti al nosocomio in codice rosso la giovane, 17 anni, viene portata d'urgenza in sala operatoria. Nonostante l'intervento tempestivo, l'adolescente purtroppo perde la vita a causa delle ferite riportate. Jayme però non è riuscita a riconoscere che quella povera ragazza fosse il realtà la figlia.

Soccorre la figlia ma non la riconosce: la mamma paramedico avvisata della sua morte con una telefonata

Ignara di quanto sia appena successo, Jayme finisce il suo turno e torna a casa, ma ecco arrivare la telefonata choc. La donna risponde: è l'ospedale. Dalla struttura hanno chiamata per dirle che la 17enne che aveva appena soccorso era la figlia e che per lei purtroppo i medici non avevano potuto fare nulla. Jayme, alcuni giorni dopo, grazie all'ospedale, che ha indetto per lei una conferenza stampa, ha voluto condividere il suo dolore con il mondo tramite le televisioni e i giornali, oltre a voler ricordare la figlia scomparsa prematuramente: «Mi hanno chiamata dall'ospedale, per tutto il tempo non l'ho ricnosciuta», ha aggiunto «Mia figlia era una combattente e ha combattuto fino alla fine. Metteva impegno in tutto quello che faceva nella vita».

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