Francia, 22 anni di carcere per la «vedova nera» della Costa Azzurra: circuì 20 anziani e ne avvelenò quattro

Francia, 22 anni di carcere per la «vedova nera» della Costa Azzurra: circuì 20 anziani e ne avvelenò quattro
di Federica Macagnone
Venerdì 19 Gennaio 2018, 15:12 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 16:29
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E' stata condannata a 22 anni di carcere Patricia Dagorn, la 57enne "vedova nera" della Costa Azzurra che tra il 2011 e il 2012 ha circuito e truffato decine di anziani facoltosi agganciati su siti di incontri on line al solo scopo di impossessarsi dei loro beni, finendo per avvelenarne quattro, due dei quali sono morti nel 2011. Patricia, seduttrice diabolica che il giudice del tribunale di Nizza ha descritto come una "narcisista perversa", era già stata condannata a 5 anni per truffa, furto e sequestro ai danni di un ottantenne nel 2012.

Tre anni dopo, però, al termine di lunghe indagini, il suo nome è stato associato ai decessi misteriosi di Michel Kneffel (un sessantenne con cui viveva in un hotel sulla Costa Azzurra e che fu trovato morto in una pozza di sangue nel luglio 2011) e dell'85enne Francesco Filippone, il cui cadavere fu trovato nella sua vasca da bagno a Mouans-Sartoux, fuori Cannes, nel febbraio 2011, poco dopo che Patricia aveva incassato un suo assegno da 25mila dollari che la donna sosteneva essere un regalo fatto per aiutarla ad aprire una gioielleria. 

Patricia, che ha sempre negato qualsiasi accusa, sostenendo di essere stata amica degli uomini uccisi, ha reagito al verdetto freddamente, senza battere ciglio. «Abilissima nel fingere, manipolatrice e seduttrice, Dagorn puntava su uomini ricchi e anziani e riusciva a guadagnarsi la loro fiducia - dice il procuratore Jean-Michel Prêtre - e a mettere le mani sui loro beni facendosi firmare vari assegni o addirittura a farsi inserire nei loro testamenti. Da quando arrivò in Costa Azzurra nel 2011 è stata capace di sedurre una ventina di persone». A dare un giudizio durissimo su di lei è stato anche il figlio Guilhem che dice di non essere affatto sorpreso dalle accuse rivolte contro sua madre, che descrive come una "cercatrice d'oro": «È sempre stata ossessionata dai soldi facili e veloci».

Le indagini della polizia francese hanno appurato che Patricia possedeva i documenti personali di almeno una dozzina di uomini, oltre a varie fiale di Valium con cui ha avvelenato almeno quattro di loro. I due sopravvissuti, il 91enne vedovo Robert Vaux e l'82enne Ange Pisciotta, hanno avviato una causa civile contro la loro ex amante. "Era come un raggio di sole in inverno - dice Vaux - Quando stai con una donna più giovane, sai che non durerà, ma non riesci a negarti quel momento di felicità, a meno che tu non sia un masochista. Avevo portato Patricia a vivere con me a Frejus, ma poco dopo ho visto che la mia salute cominciava a peggiorare. Non potevo immaginare che mi stesse lentamente avvelenando».
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