In Francia è allarme antisemitismo: manifestazioni in piazza contro l'orrore

In Francia è allarme antisemitismo: manifestazioni in piazza contro l'orrore
di Francesca Pierantozzi
Mercoledì 20 Febbraio 2019, 11:00 - Ultimo agg. 16:08
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PARIGI - Ça suffit. Adesso basta. Era scritto ieri su tutti i cartelloni, le bandiere, a Parigi, alla République, ma anche a Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia. La Francia è scesa di nuovo ieri sera per le strade e le piazze. Questa volta non sono stati i gilets jaunes, ma ministri, capi di partito, due ex presidenti della Repubblica, intellettuali, leader religiosi, e cittadini. Ebrei, musulmani, cattolici, atei. Tanti. Per dire no all'antisemitismo. Negli ultimi giorni, gli insulti al filosofo Alain Finkielkraut durante la manifestazione dei gilet gialli di sabato, e poi, ieri la profanazione del cimitero ebraico di Quatzenheim in Alsazia, con le tombe imbrattate con svastiche di pittura blu, hanno confermato quello che le cifre dicono da tempo.
 
Gli atti antisemiti in Francia sono in costante aumento. In drammatico aumento: più 74 per cento nell'ultimo anno. E anche se mancano statistiche ufficiali, aumentano gli ebrei francesi che decidono di partire, di andarsene all'estero, soprattutto in Israele. Lo storico Marc Knobel ha citato al quotidiano Libération soltanto un numero complessivo: più di 55 mila ebrei (sono 456 mila in Francia) hanno lasciato il paese tra il 2000 e il 2017. Ieri il ministro dell'Immigrazione di Israele Yoav Gallant ha addirittura rivolto un appello ufficiale agli ebrei francesi: «Condanno vigorosamente l'antisemitismo in Francia e dico agli ebrei: tornate a casa, immigrate in Israele». Emmanuel Macron annuncerà oggi delle «misure forti» per combattere l'antisemitismo, anche se si è detto contrario alla proposta di introdurre il reato di antisionismo accanto a quello di antisemitismo. «Non penso che penalizzare l'antisionismo sia una buona soluzione» ha detto Macron. Ieri il presidente si è raccolto davanti alle tombe profanate di Quatzenheim. Su una lapide la scritta: Elsassisches Schwarzen Wolfe, i lupi neri alsaziani, in riferimento a un gruppo autonomista e antisemita attivo negli anni Settanta. La procura di Strasburgo ha aperto un'inchiesta. «Faremo leggi, puniremo ha detto Macron La Repubblica si impara e si porta. Adesso è il momento dell'emozione, ci sono manifestazioni che mostrano la mobilitazione del paese. Ma oltre l'emozione, questo sentimento deve durare, soprattutto nelle coscienze. Chi pensa che si possa far balbettare la storia, sbaglia. Prenderemo iniziative forti, e chiare».

In serata il residente si è raccolto a Parigi al memoriale della Shoah, lasciando la piazza ai rappresentanti politici. In place de la République, su iniziativa del partito socialista si sono riuniti quattordici ministri, nove sottosegretari, il premier Philippe, gli ex presidenti Hollande e Sarkozy. Su una tribuna in mezzo alla folla si sono succeduti dei ragazzi. Hanno letto testi di Georges Moustaki, di Primo Levi. Non era presente Marine Le Pen non inviata che ha preferito raccogliersi davanti una targa in memoria di Ilan Halimi, il ragazzo ebreo torturato e ucciso nel 2006. Dopo aver denunciato la «strumentalizzazione politica dell'antisemitismo» che nella fattispecie servirebbe a denigrare e soffocare il movimento dei Gilets Jaunes, Jean Luc-Mélenchon si è materializzato alla manifestazione di Marsiglia. «Spero che usciremo più forti da questa manifestazione ha detto Mélenchon spero che i francesi saranno più consapevoli di essere il popolo della libertà e dell'uguaglianza».

Nel pomeriggio, mentre la gente cominciava a recarsi sulle piazze delle manifestazioni, a Marsiglia un uomo ha cominciato ad attaccare dei passanti vicino alla Canabière, l'arteria centrale della città.

Prima col coltello, poi con una pistola. Dei poliziotti del vicino commissariato hanno aperto il fuoco e lo hanno ucciso. Tre i feriti, di cui uno in modo grave. L'uomo, un 36enne, senza tetto, aveva precedenti con la Giustizia, in particolare per omicidio, a non era conosciuto dai servizi né era mai stato segnalato come radicale. La prefettura ha infatti subito escluso che si sia trattato di un atto di terrorismo.

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