G7, Usa e Russia: Biden sfida Putin “il killer”, rischio di una «risposta robusta»

G7, Usa e Russia: Biden sfida Putin “il killer”, rischio di una «risposta robusta»
di Luca Marfé
Giovedì 10 Giugno 2021, 18:08 - Ultimo agg. 24 Marzo, 04:25
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«Gli dirò esattamente ciò che voglio che sappia».
Il faccia a faccia in programma tra Biden e Putin già quasi oscura il G7.

Il presidente americano atterra in Inghilterra e non le manda di certo a dire. Ancora riecheggia nell’aria quel suo «È un killer» di un mese e mezzo fa, ma, se possibile, in un hangar di truppe e di orgoglio a stelle e strisce, riesce ad andare persino oltre.

«Non vogliamo un conflitto con la Russia, ma gli Stati Uniti risponderanno in maniera robusta e significativa se il governo russo si lancerà in attività pericolose».

Robusta e significativa.

Violare la sovranità delle democrazie ha e deve avere, insomma, delle conseguenze chiare, forti, necessarie.

Biden ce l’ha col dossier Ucraina, con quello Bielorussia, con le opposizioni schiacciate, soffocate, addirittura letteralmente avvelenate (lèggere alla voce Navalny per credere).
Ma ce l’ha anche con la Cina e con Pechino, cui lancia messaggi trasversali ma nettissimi mentre parla con Mosca.

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Una sorta di buoni contro cattivi, in un ahinoi rinnovato clima gelido da Guerra Fredda.
In un tempo in cui le superpotenze dall’altra parte, però, stavolta sono due, e sono più forti e più sfacciate che mai.

Eppure gli Stati Uniti non intendono lasciarsi intimidire e lanciano dunque un segnale chiaro all’Unione Europea e più in generale all’Europa intera, in primis proprio all’Inghilterra e alla Gran Bretagna padrone di casa nonché storiche e strategiche alleate.

La NATO da intendersi non più in chiave polemica come la intendeva Trump in particolare in chiave fondi e soldi, bensì in un’ottica solida di ultimo grande baluardo a tutela di tutte le democrazie del mondo.

È la prima volta di Biden all’estero.
Ma è già il momento della verità.

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