Tutto ha avuto inizio quando gli sposini, come racconta il Guardian, si sono presentati all'imbarco di un volo British Airways, operato da un vettore Iberia, che da Londra li avrebbe dovuti portare a Cuba, dopo un scalo a Madrid. «Il volo da Heathrow a Madrid è stato annullato a causa di un problema ai freni riscontrato dopo aver trascorso 45 minuti in pista - ha raccontato Natalie - La British Airways ci ha ricollocati su un aereo per Istanbul, da dove, prendendo un volo della Turkish Airlines, saremmo dovuti partire per l'Avana. Tuttavia, quando siamo arrivati in Turchia, abbiamo scoperto che la Turkish Airlines non aveva nessuna registrazione per noi, nessuno della BA si è reso disponibile per aiutarci e ci è stato detto che non avremmo potuto recuperare i bagagli se non avessimo pagato 20 dollari ciascuno per i visti turchi. In sostanza abbiamo finito per trascorrere una notte e una giornata in aeroporto senza alloggio e senza che ci venissero forniti viveri. Alla fine ci hanno ricollocati su un volo per Amsterdam da dove abbiamo preso un volo KLM per l'Avana la mattina successiva».
Ma l'incubo non era ancora finito e lo hanno capito appena messo piede a Cuba: loro, infatti, erano riusciti ad arrivare a destinazione, ma i bagagli no. «Abbiamo immediatamente compilato i moduli, ma ci hanno immediatamente dato l'ennesima notizia negativa: se volevamo che le nostre valigie fossero consegnate al nostro hotel, che si trovava a circa 220 chilometri dall'aeroporto, dovevamo aspettare cinque giorni - ha continuato Natalie - Ci hanno consigliato di rimanere vicino all'aeroporto e di ritornare l'indomani per ritirarli. In pratica, non solo avevamo perso le prime notti già pagate in albergo a l'Avana viaggiando tra Istanbul e Amsterdam, ma ora ci toccava anche perdere la nostra camera a Vinales e pagare un hotel vicino all'aeroporto. Nel complesso, abbiamo sprecato quasi quattro giorni di luna di miele e 440 sterline tra spese e prenotazioni perse in hotel».
L'unica eccezione, come vuole la norma, è prevista se a causare ill ritardo è una "circostanza straordinaria": la normativa non fa riferimento, nello specifico, a tali circostanze, ma nel 2014 la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che i guasti tecnici non esonerano le compagnie aeree dal pagare, a meno che non ci sia un difetto di produzione. Ma la pronuncia non ha alcun peso per Iberia che ha ribadito: «Il volo è stato annullato per motivi tecnici, che è una clausola di “forza maggiore” e, dunque, non comporta alcun risarcimento, salvo la pronuncia di un tribunale che dovrà decidere sul caso specifico». Per Matthew e Natalie l'incubo non è ancora finito.
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