Colonnelli russi sono accusati di aver rivelato informazioni sulla posizione delle proprie truppe in cambio di denaro. È quanto emerge da alcune intercettazioni telefoniche rese pubbliche dalla direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino. E in Russia starebbero cominciando a guardare con preoccupazione a quella che sembra essere diventata un'abitudine da parte di generali in cerca di facile guadagno a danno dei loro stessi militari.
Le intercettazioni: «Colonnelli tradiscono le loro truppe per soldi»
In una telefonata intercettata dall'intelligence ucraina, diffusa oggi sui media internazionali, è possibile ascoltare la conversazione fra un uomo identificato come un soldato russo e una conoscente. I due parlano della 31esima Brigata d'assalto aereo, una delle divisioni d'elite dell'armata russa, affermando che i militari sono stati traditi dal loro stesso colonnello. «Sì, sono stati catturati 76 soldati», dice la donna, sostenendo che «sono stati venduti» e accusando il «colonnello Matkovsky» del tradimento.
«Lo so, ci sono molti casi simili» risponde l'uomo, aggiungendo che «stanno rubando informazioni sulle truppe».
La strategia degli Usa
Dagli Usa non arriva nessuna conferma ufficiale, ma la prassi descritta nell'intercettazone non è così insolita. La Cia a maggio ha lanciato una campagna per ottenere informazioni dai russi sulla guerra. L'agenzia ha pubblicato istruzioni in lingua russa sui propri canali social, esortando gli aspiranti informatori a stabilire un «contatto virtuale» utilizzando il browser internet Tor. Coloro che decidono di collaborare vengono poi sottoposti a una verifica per determinare se hanno realmente «informazioni di interesse» per le spie statunitensi.