Genio della fisica uccide e fa a pezzi una 19enne: arrestato dopo un anno di fuga

Javier Mendez Ovalle
Javier Mendez Ovalle
di Federica Macagnone
Domenica 10 Agosto 2014, 14:47 - Ultimo agg. 16:58
2 Minuti di Lettura
. Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui







Dietro il genietto della fisica, Javier Mendez Ovalle, 23 anni, c'era un mondo inesplorato



Per tutti era uno studente modello, per i genitori un figlio irreprensibile, per il Messico il vincitore di concorsi internazionali nella materia che amava di più. Per Sandra Camacho, 19 anni, è solo il suo assassino. Il ragazzo l'ha strangolata, fatta a pezzi, buttato i resti nella pattumiera e si è dato a una fuga lunga un anno. È stato catturato a fine luglio, tradito da una chiamata ai genitori.



Nel giugno 2013, Javier inizia a chattare su Facebook con Sandra, ragazza dai lunghi capelli neri, sguardo profondo e il sogno di fare la modella. Dopo quindici giorni di messaggi, il ragazzo la attira nella sua casa di Città del Messico, con l’assicurazione di averle trovato un lavoro nel mondo della moda. I due si danno un appuntamento, lui la riceve a casa ma qualcosa va storto.



Dopo poco Sandra si accorge di essere stata ingannata: non esiste nessun posto da modella, lui è solo un bugiardo. I due cominciano a litigare, urlano, vola qualche schiaffo, inizia una colluttazione. Javier la spinge con forza e la ragazza sbatte la testa con violenza. Lei, spaventata, grida, cerca aiuto. Lui le mette le mani intorno al collo e la strangola.



Quello che è successo dopo è un susseguirsi di dettagli raccapriccianti: il ragazzo ha raccontato agli investigatori di averle tagliato la testa e le gambe e poi di aver depositato i resti in grossi sacchi nei bidoni della spazzatura davanti casa. Poi la fuga. La famiglia di Sandra, intanto, aveva denunciato la scomparsa e aveva tappezzato la città di volantini con la foto della ragazza. Pochi giorni dopo, la macabra scoperta.



Le indagini si sono subito concentrate su Javier. Verrà ritrovato un anno dopo nella vicina cittadina di San Juan del Rio. Aveva cambiato identità e lavorava come cameriere in un bar. A tradirlo una telefonata ai genitori intercettata dagli agenti.



Il genietto, che aveva vinto nel 2011 la medaglia d’oro alle Olimpiadi nazionali di fisica e nell'anno successivo quella bronzo alle Olimpiadi in Estonia, rischia 60 anni di carcere. Agli amici raccontava di essere depresso e di non riuscire ad avere una fidanzata. «Io le donne proprio non le capisco», avrebbe confessato.