Merkel, nuovi tremori e dubbi sulla leadership: «Ma non lascio, sto benissimo»

Merkel, nuovi tremori e dubbi sulla leadership: «Ma non lascio, sto benissimo»
di Flaminia Bussotti
Giovedì 11 Luglio 2019, 12:00 - Ultimo agg. 14:15
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BERLINO - Angela Merkel è stata di nuovo presa da un tremore incontrollabile durato diversi minuti: si tratta del terzo episodio nel giro di tre settimane e malgrado tutte le rassicurazioni, il paese si chiede quale sia lo stato di salute reale della cancelliera. Ieri il tremore l'ha colta di nuovo durante una cerimonia degli onori militari a un ospite straniero: il premier finlandese Antti Rinne.
 
A metà giugno, primo episodio eclatante ripreso dalle telecamere, aveva tremato invece durante gli onori militari al nuovo presidente ucraino, Wolodymyr Zelensky. Una decina di giorni dopo aveva tremato al chiuso, alla cerimonia al Castello di Bellevue, sede del presidente Frank-Walter Steinmeier, per la nomina della nuova ministra della giustizia, Christine Lambrecht.

Anche ieri le immagini mostrano chiaramente la cancelliera che combatte per dominarsi, contraendo le labbra e cercando di bloccare mani e braccia. Il tremore dura sempre sui tre minuti e avviene sempre quando sta ferma in piedi. Appena la cancelliera si rimette in movimento sembra tutto passato e si comporta normalmente. La stessa Merkel ha voluto tranquillizzare i giornalisti dicendo di stare bene. «Non bisogna preoccuparsi», ha detto respingendo il dubbio che forse le sue condizioni possano limitare la sua capacità di governo. «Sono decisamente convinta di essere assolutamente in grado di lavorare», ha detto. La cancelliera cristiano democratica, al suo 14/o anno nell'incarico dopo essere stata per 18 anni anche leader della Cdu (cui è subentrata a dicembre Annegret Kramp-Karrenbauer), ha spiegato il nuovo tremore come conseguenza del primo: «Non è stato evidentemente superato ma ci sono progressi», è ancora in «fase di elaborazione».

«Sono convinta che così come è venuto un giorno se ne andrà, ma ancora non ci siamo». Per ora «ci devo convivere per un po'». La rassicurazione un po' fatalistica, detta da una donna controllata e cerebrale, e in più di formazione scientifica fisica come la cancelliera, suona strana. La prima volta il tremore, con temperature all'aperto estremamente calde, era stato spiegato con una crisi di disidratazione: le venivano passati tre bicchieri d'acqua e dopo si era ripresa. La seconda volta a Bellevue non poteva certo essere il caldo perché era al chiuso. Adesso la spiegazione ufficiale è l'elaborazione psicologica del primo evento. In realtà, negli ultimi anni, gli episodi susseguitisi sono stati più di uno: nel 2017 aveva avuto un attacco analogo durante un visita in Messico e nel 2014 aveva dovuto interrompere un'intervista con la Zdf per la stessa ragione. Ogni volta il tremore dura pochi minuti e poi passa.

Informazioni sulla reale salute della cancelliera non vengono fornite: nessuno sa se sia stata visitata, se sia in cura e, soprattutto, cosa abbia: solo stress, e burn-out? A ripetute domande se sia stata vista da un medico, la portavoce governativa Ulrike Demmer, non ha fatto che ripetere «la cancelliera sta bene». In effetti la Merkel continua come nulla fosse a smaltire la sua agenda massacrante.

Di recente era volata a Osaka per il G20 e subito dopo a Bruxelles al vertice campale sulle nomine Ue: se stesse effettivamente male non ce la farebbe a tenere questo ritmo o le verrebbe impedito. Il paese e i media però si interrogano su cosa ci sia dietro e si domandano come sia possibile fare muro di silenzio su una questione così importante e di interesse pubblico: la nazione ha il diritto, osservano in molti, a sapere come sta la Merkel, la cancelleria a Berlino non è il Cremlino a Mosca.

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