Niente soglia del 70%.
Con una nota ufficiale, a dichiarare il doppio traguardo fallito è proprio la Casa Bianca: almeno una dose di vaccino per 3 americani su 4, almeno 160 milioni di cittadini completamente coperti.
Joe Biden manca l’appuntamento con il 4 luglio, con quella «Indipendenza dal Covid» che lui stesso aveva proclamato tra mille squilli di trombe e con larghissimo anticipo.
Si tratta della sua prima vera grande promessa mancata.
La delusione è tanta, ma non è un dramma perché l’America c’è.
A fare il punto è Jeff Zients, consigliere del presidente e coordinatore della risposta alla pandemia.
È lui a far sapere, infatti, che occorreranno soltanto alcune settimane in più.
Rimodula le precedenti dichiarazioni del Commander in Chief, in una chiave meno ambiziosa di mere aspirazioni, e sottolinea comunque il risultato straordinario dell’epocale campagna vaccinale.
Dati e numeri in generale tengono, ma la questione si complica sul fronte di giovani e giovanissimi. Sempre a detta di Zients, nella fascia d’età tra i 18 e i 26 anni il Covid non viene un granché percepito come un qualcosa che possa effettivamente avere un impatto concreto.
A preoccupare, e alla necessità di sensibilizzare dunque, contribuisce lo scoppio della variante Delta in un Regno Unito e in un Vecchio Continente che al momento della riapertura dei confini aerei potrebbero tornare di colpo vicini.
Obiettivo e slogan restano insomma gli stessi: vaccinare, vaccinare, vaccinare, senza mai abbassare la guardia.
Nel frattempo, l’amministrazione prepara le celebrazioni che avranno luogo nei giardini della Casa Bianca al cospetto di circa mille persone. L’evento in presenza più importante e più massiccio da quando Biden è in carica, quasi le prove generali del fatidico ritorno alla normalità.
Almeno si spera, finalmente e definitivamente.