Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha avvertito l’Occidente: la flotta di SU-24 del suo paese è stata adattata per essere in grado di trasportare armi nucleari. I paesi ostili, ha dichiarato, «devono capire che nessun elicottero, nessun aereo, se si scatenasse un’escalation, li salverà. Con il presidente russo Vladimir Putin avevamo annunciato a San Pietroburgo che avremmo convertito anche i velivoli bielorussi Su-24 in modo che potessero trasportare armi nucleari e adesso tale adattamento è operativo». Il Sukhoi Su-24 è un aereo d’attacco supersonico sviluppato in Unione Sovietica. Ogni velivolo costa circa 25 milioni di dollari e può raggiungere una velocità di 1.315 km/h. Parlando ai giornalisti, Lukashenko ha sottolineato di avere concordato il progetto di adattamento degli aerei con il presidente Putin, anche perché la Bielorussia non dispone di armi nucleari proprie.
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Putin e la Bielorussia
Secondo lo storico russo-americano Yuri Felshtinsky, autore del libro “Blowing up Ukraine: The Return of Russian Terror and the Threat of World War III”, Putin potrebbe utilizzare il territorio bielorusso per iniziare una guerra nucleare con l’Occidente.
Lukashenko e l'Occidente
Un mese fa il presidente Bielorusso, in un’intervista all’agenzia di stampa Afp, aveva dichiarato: «L’Occidente, Kiev e la Russia dovrebbero trovare un accordo per fermare la guerra in Ucraina ed evitare l’abisso di un conflitto nucleare. Dobbiamo fermarci, trovare un accordo, finire con queste confusione. Finiamola e poi vedremo come continuare a vivere. Non c’è bisogno di andare oltre: più in là c’è l’abisso della guerra nucleare, non abbiamo bisogno di arrivarci».