Guerra nucleare tra Russia e Stati Uniti: 5 miliardi di persone morirebbero di fame. Lo studio su Nature

Lo scoppio di un'arma nucleare produce più di 5 miliardi di grammi di fuliggine e "può causare enormi carenze di cibo in tutti i paesi"

Guerra nucleare tra Russia e Stati Uniti: 5 miliardi di persone morirebbero di fame. Lo studio su Nature
Guerra nucleare tra Russia e Stati Uniti: 5 miliardi di persone morirebbero di fame. Lo studio su Nature
Martedì 16 Agosto 2022, 07:50 - Ultimo agg. 09:41
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Una guerra nucleare tra Stati Uniti e Russia provocherebbe 5 miliardi di morti. Conseguenza delle carestie nei due anni successivi allo scoppio. In poche parole, due terzi della popolazione mondiale morirebbero di fame. Mentre se il conflitto nucleare dovesse svolgersi tra India e Pakistan, e quindi non globale, si verificherebbero fino a 2,5 miliardi di morti. Questi sono i risultati dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature guidato da Lili Xia, ricercatrice della Rutgers University nel New Jersey, negli Stati Uniti.

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Guerra nucleare tra Russia e Stati Uniti, quali conseguenze

Perché causa così tanti morti una guerra di questo tipo? Lo scoppio di un'arma nucleare produce più di 5 miliardi di grammi di fuliggine e "può causare enormi carenze di cibo in tutti i paesi" e "minacciare la sicurezza alimentare" in tutto il mondo, mettendo a rischio la sopravvivenza di miliardi di persone. La sua ricerca, intitolata Modeling global careme and associate deaths from nuclear Weapon Detonation, analizza gli impatti di una bomba nucleare e l'emissione di fuliggine nell'atmosfera.

Secondo i suoi calcoli, un evento di queste dimensioni avrebbe come diretta conseguenza la scarsità di cibo nel mondo e l'aumento dei decessi legati alle carestie.

 

Le temperature degli oceani si abbasserebbero

Come spiegato nello studio, una detonazione nucleare provocherebbe innumerevoli incendi e inietterebbe una "enorme" quantità di fuliggine nell'atmosfera, che "bloccherebbe i raggi del sole, che non potrebbero raggiungere la superficie terrestre". Questa situazione farebbe sì che le colture non ricevano la quantità di luce necessaria per effettuare la fotosintesi. Inoltre,anche le temperature degli oceani scenderebbero rapidamente e sarebbe difficile per loro tornare allo stato precedente.

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