LA GUERRA

Guerra in Ucraina diretta oggi 29 aprile: Kiev contrattacca, bombardamenti su Sebastopoli. «Evacuazione di massa in corso da Kherson»

Raid con droni ucraini a Sebastopoli, colpiti depositi di carburante

Guerra in Ucraina diretta oggi 29 aprile: Kiev contrattacca, bombardata la Crimea, i civili uccisi dai russi a Uman salgono a 25, i bambini sono 5
Guerra in Ucraina diretta oggi 29 aprile: Kiev contrattacca, bombardata la Crimea, i civili uccisi dai russi a Uman salgono a 25, i bambini sono 5
Sabato 29 Aprile 2023, 07:44 - Ultimo agg. 30 Aprile, 10:54

Ue: "Necessarie misure preventive sul grano"

«Il pacchetto concordato dalla Commissione con Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia garantisce che continueremo a sostenere l' Ucraina e a preservare la sua capacità di esportare i suoi cereali, fondamentali per nutrire il mondo e mantenere bassi i prezzi dei prodotti alimentari, di fronte alle enormi sfide poste dall'invasione russa.

 

 

 

Le misure preventive adottate dall'Ue sono necessarie date le circostanze eccezionali di gravi strozzature logistiche nei cinque Stati membri». Lo fa sapere la Commissione Europea in risposta alle lamentele di Kiev, che ha definito «inaccettabile» la restrizione all'import di prodotti agricoli ucraini.

 

«Allo stesso tempo - precisa la Commissione - affrontiamo le preoccupazioni degli agricoltori degli Stati membri confinanti con l' Ucraina derivanti dall'aumento delle importazioni di alcuni prodotti agroalimentari dall'Ucraina». «Le misure preventive sostituiranno le misure unilaterali di quattro Stati membri e consentiranno l'immissione in libera pratica dei quattro prodotti originari dell' Ucraina solo negli Stati membri dell'Unione europea diversi da Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. Tuttavia, i prodotti possono continuare a circolare o transitare in questi cinque Stati membri attraverso un regime di transito doganale comune o essere destinati a un Paese o territorio al di fuori dell'Ue», aggiunge il portavoce. «Stiamo inoltre ultimando la procedura legislativa per l'estensione senza soluzione di continuità delle misure commerciali autonome dell'UE - piena liberalizzazione di tutte le importazioni dall' Ucraina - dopo la scadenza dell'attuale regolamento, il 5 giugno 2023. Si tratta di un elemento chiave del sostegno dell'Ue all'economia ucraina colpita dalla guerra».

Zelensky: "Alcuni Paesi non ci hanno aiutato tempestivamente"

A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, alcuni Paesi hanno promesso aiuti a Kiev, ma non li hanno consegnati tempestivamente. Lo ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un'intervista con i media di Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia citata da Kyiv independent. Zelensky ha sottolineato l'importanza di fare tutto per tempo e di poter contare sugli aiuti promessi. Tuttavia, alcuni Paesi che hanno promesso assistenza hanno deluso l' Ucraina, ha aggiunto, specificando che non si trattava dei Paesi scandinavi.

 

 

 

Il presidente ucraino ha ribadito che l' Ucraina sta lottando affinché i Paesi europei e la Nato non siano mai minacciati dall'aggressione russa. Secondo il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, l'Alleanza ha già fornito il 98% dei veicoli che i suoi membri si erano impegnati a fornire in precedenza. Questi includono carri armati, veicoli da combattimento e di supporto.

Medvedev: "Bisogna deporre il regime nazista a Kiev"

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev si scaglia nuovamente contro «il regime neonazista» di Kiev, chiedendo «la piena disfatta del nemico» e rappresaglie contro i suoi leader, i cui «deliri» sarebbero dovuti alla «droga». Il nuovo attacco dell'attuale vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo è una riposta alle dichiarazioni ucraine di voler riprendere il controllo anche della Crimea. «I cani di Kiev continuano ad abbaiare», scrive Medvedev su Telegram, in dichiarazioni riprese con dalla Tass. «Che cos'è? la contraddittoria malinconia di coscienze permeate dalla droga? Un delirio d'incertezza? Le pressioni dei padroni? Una generale paranoia persistente? Nessun dubbio, è tutto questo insieme», continua Medvedev. L'unica risposta a questo «manifesto isterico del regime di Kiev», afferma, deve essere «la distruzione di massa del personale e l'equipaggiamento militari coinvolti nella controffensiva dal regime neonazista, con una massima disfatta militare inflitta alle truppe ucraine. Una piena sconfitta del nemico e la deposizione finale del regime neonazista con la piena demilitarizzazione di tutto il territorio ucraino. Atti di rappresaglia contro le figure chiave del regime neonazista». «Altrimenti - conclude Medvedev - non si calmeranno, le loro dichiarazioni deliranti dovute alla droga potrebbero trasformarsi in realtà e la guerra durerà a lungo. Il nostro paese non ha bisogno di questo».

Bombe russe su Kherson: evacuazione di massa in corso

Nella regione di Kherson, nel sud dell' Ucraina, è in corso un piano di evacuazione di massa che coincide con l'intensificarsi dei bombardamenti da parte delle forze militari russe. Sul canale di Telegram il governatore regionale Oleksandr Prokudin ha denunciato che le truppe russe hanno «aumentato i bombardamenti non solo a Kherson, ma anche in tutta l'Ucraina». E che «gli ucraini, intere famiglie, i bambini stanno morendo», ha detto. Proprio a causa dei bombardamenti, «non posso permettere che la gente di Kherson soffra», Prokudin ha dato ordine di «mettere a punto dei piani per evacuare in anticipo la popolazione civile in caso di bombardamenti di massa della regione

Filorussi: "Bruciamo tutti i depositi di petrolio a Odessa"

La senatrice filorussa della Crimea, l'ucraina Olga Kovitidi, ha reagito all'incendio provocato da un drone di dieci serbatoi di prodotti petroliferi a Sebastopoli, in Crimea, chiedendo una risposta dura da parte della Federazione russa: «Non abbiamo più tempo per 'ballare il lentò. Quello che è successo richiede un'azione dura. Tutti i depositi di petrolio a Odessa devono essere distrutti. E' necessario prendere la decisione strategica di neutralizzare Odessa come base militare ucraina». Lo riporta Insider

 

 

 

Kiev: pronti ad evacuazione di massa da Kherson

L'amministrazione ucraina della regione di Kherson, nel sud del Paese, si sta preparando per un'evacuazione di massa nel caso in cui dovessero aumentare i bombardamenti russi, com'è già avvenuto ieri, riferisce il Kyiv Independent. Oggi il governatore Oleksandr Prokudin ha dichiarato che a causa dell'aumento degli attacchi russi nell'oblast e in tutto il Paese, ha ordinato di preparare i mezzi di evacuazione per un numero maggiore di persone. L'esercito del Cremlino ha lasciato Kherson nel novembre scorso ritirandosi sulla sponda orientale del fiume Dnipro.

Zelensky: "Oltre il 90% di Mariupol è distrutta"

«Oltre il 90% di Mariupol è distrutto». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky diffonde su Twitter un agghiacciante video dove si alternano le immagini satellitari della città nel 2023 e quelle di due anni fa. «Queste immagini sono le prove dei crimini della Russia, anche se l'esatto livello di distruzione potrà essere valutato solo dopo la liberazione della città», si legge al termine del filmato. «Mariupol. Una volta ci viveva circa mezzo milione di persone.

 

E ora non rimane praticamente nessuna casa intatta. Lo stato terrorista russo ha fatto di tutto per uccidere queta città. Oltre il 90% di Mariupol è distrutto», commenta Zelensky nel suo tweet.

Zelensky: "La Russia ha cambiato tattica nei territori occupati"

Le forze armate russe hanno cambiato le loro tattiche di guerra per difendere i territori temporaneamente occupati in Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, in un'intervista con i rappresentanti dei media finlandesi, svedesi, danesi e norvegesi, citata da Ukrinform. »Credo che ogni giorno si indeboliranno e noi avremo sempre più possibilità. Loro hanno già cambiato tattica. Stanno già pensando alla difesa dei territori che occupano. E' un'altra fase di questa guerra. E' una fase difficile anche per noi, perché capiamo che la loro perseveranza sul campo di battaglia, che avevano all'inizio, è stata spezzata dalle nostre forze.

 

 

«Oggi stanno creando linee difensive.

Sarà difficile per noi, sarà molto difficile, ma questa è la seconda parte, questa è la parte in cui prenderemo l'iniziativa in questa guerra», ha sottolineato Zelensky. Il presidente ucraino ha aggiunto che l'esercito russo è demotivato e che «a loro non dispiace sprecare le loro vite». «Ci sono ancora gruppi di persone che sono motivate, ma lo vediamo, lo sentiamo, sentiamo come perdono motivazione ogni giorno, sentiamo come hanno paura di noi», ha concluso Zelensky.

Zelensky: inizieremo controffensiva anche senza F-16

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i partner occidentali a prendere la decisione di fornire all'Ucraina i caccia F-16, sottolineando però che la mancanza di velivoli moderni non influirà sull'inizio della controffensiva: «Ad essere onesti, sarebbe molto utile (avere gli F-16). Siamo consapevoli che non ritarderemo più di tanto, quindi inizieremo la controffensiva anche prima di avere gli F-16 o altri aerei. Inizieremo e andremo avanti». Lo ha detto in un'intervista con i rappresentanti dei media finlandesi, svedesi, danesi e norvegesi, come riporta Ukrinform.

Zelensky: "Vogliamo liberare la Crimea"

La controffensiva che le forze armate ucraine stanno programmando per liberare i territori occupati dalla Russia prevede anche la liberazione della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un'intervista all'emittente pubblica finlandese Yle. Tuttavia, ha aggiunto che il successo di Kiev dipende fortemente dal fatto che l'Occidente continui a fornire armi. «Vogliamo salvare il maggior numero possibile di vite, quindi il numero di armi è importante», ha detto. Secondo Zelensky, le truppe russe perdono ogni giorno motivazione e al tempo stesso temono le conseguenze della loro ritirata. Sebbene Zelensky non abbia voluto rivelare alcun dettaglio o calendario per il contrattacco, si ritiene che sia previsto per la tarda primavera o l'inizio dell'estate. Nonostante le sue speranze di successo, ha anche avvertito che la guerra potrebbe continuare per anni o addirittura decenni. «Per gli altri Paesi è più conveniente sostenere l'Ucraina ora piuttosto che aumentare i rischi di una terza guerra mondiale», ha dichiarato Zelensky nell'intervista.

L'intelligence americana: "La Russia ha bisogno di 400 nuove reclute, ma Putin è in difficoltà a trovarle"

La Russia ha urgente bisogno di centinaia di migliaia di nuove reclute ma il Cremlino sa di non poter ricorrere a una nuova mobilitazione, senza ulteriori malumori della popolazione e delle fazioni 'civili' al governo preoccupate per i buchi che si sono già creati nella forza lavoro del Paese. È quanto emerge dalle valutazioni dell'intelligence americana delle quali è entrato in possesso il Washington Post, in seguito ai 'leak' sulla piattaforma Discord. Lo scorso febbraio Vladimir Putin aveva quindi dato il via libera a uno sforzo «silenzioso» di reclutamento di altri 400mila militari per il 2023 - 415mila secondo altre fonti sempre raccolte dagli americani, di cui 300mila riservisti e 115mila da inviare al fronte. Le conclusioni del rapporto della Cia sono basate sull'esame di segnali, vale a dire di intercettazioni o ascolto di comunicazioni fra funzionari in Russia.

L'invasione dell' Ucraina da parte della Russia era iniziata nel febbraio del 2022 con una forza di 150mila uomini. In seguito alla mobilitazione parziale di settembre, ne erano stati reclutati più di 300mila e altri 50mila combattono in Ucraina inquadrati come mercenari della Wagner, inclusi ex detenuti. A questi numeri vanno aggiunte i combattenti costretti con la forza ad arruolarsi nel Donetsk e nel Luhansk e le unità di volontari, come i ceceni. 

In tutto, secondo le stime Usa, la Russia ha avuto fra le 189.500 e le 223mila vittime fra i militari, con 43mila militari uccisi (Mosca ha ammesso solo la morte di 5.937 soldati lo scorso settembre, ultima comunicazione ufficiale sul numero di vittime al fronte ucraino). Un documento interno dell'Fsb dello scorso febbraio indicava 110mila vittime, fra morti e feriti. Circa la metà dei 500mila militari dispiegati o reclutati negli ultimi 15 mesi rimane disponibile. Ma lo stallo in cui si trovano i militari russi al fronte dallo scorso agosto conferma la necessità di altre forze. La mobilitazione silenziosa include la richiesta ai governatori delle regioni di organizzare campagne locali di reclutamento, che sono state effettivamente avviate in 15 regioni del Paese, e a continuare a raccogliere detenuti, emerge da un secondo rapporto dell'intelligence americana datato 17 febbraio. Il recente spot «sii un uomo», in cui civili un po' dimessi come una guardia di sicurezza, un taxista e un allenatore in palestra si trasformano in forti combattenti, rientra in questo sforzo e la pioggia di annunci sui social network vanno in questa direzione. Rientra pure in questo sforzo il piano del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, di estendere le forze armate a 1,5 milioni di unità da 1,115 milioni entro il 2026, la metà dei quali militari professionisti. In questo momento la Russia lamenta la necessità di 50mila unità di combattimento e 40mila di riserva.

«La Wagner potrebbe presto cessare di esistere», dice il fondatore Yevgeny Prigozhin

«La Wagner potrebbe presto cessare di esistere». Lo ha detto il fondatore della milizia privata russa, Yevgeny Prigozhin, in un video pubblicato su Telegram dal blogger di guerra russo Semyon Pegov e ripreso da vari media internazionali. Nel corso della guerra in Ucraina, Prigozhin ha a più riprese criticato il modo in cui Mosca sta conducendo le operazioni militari, accusando i vertici dell'esercito russo di tradimento per il mancato sostegno ai suoi uomini, attualmente alla guida della campagna di conquista di Bakhmut. Non è chiaro quanto ora Prigozhin stesse parlando seriamente e la Wagner al momento non ha rilasciato commenti.

Lavrov: "I tentativi di isolarci stanno fallendo"

«I tentativi di Washington e dei suoi alleati per isolare Mosca stanno fallendo». Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un discorso ai partecipanti alla Conferenza mondiale online sul multipolarismo. «Sembra naturale che gli sforzi di Washington e dei suoi alleati per invertire il corso della storia e costringere la comunità internazionale a rispettare un "ordine mondiale basato sulle regole" siano falliti. Mi limiterò a citare il completo fallimento della linea degli occidentali per isolare la Russia. L'85% della popolazione mondiale non è disposto a tirare fuori le castagne dal fuoco per le ex metropoli coloniali», ha detto il ministro. Secondo Lavrov, il movimento verso il multipolarismo globale è diventato un dato di fatto, una realtà geopolitica. I nuovi centri mondiali - in Eurasia, nella regione Asia-Pacifico, Medio Oriente, Africa e America Latina - stanno ottenendo un successo impressionante - basandosi sull'indipendenza, la sovranità statale e l'identità culturale e di civiltà. «Allo stesso tempo, sono guidati dai loro interessi nazionali fondamentali, perseguono una politica indipendente negli affari interni ed esterni. Non vogliono più essere ostaggi dei giochi geopolitici di altre persone ed esecutori della volontà di qualcun altro», ha aggiunto il ministro degli Esteri, riferisce Ria Novosti.

Zelensky ancora sulla telefonata con Xi: "La cina attenta alle nostre istanze, serve aiuto anche per riportare in Ucraina 20mila bambini rapiti dai russi"

L'integrità territoriale ucraina, la restituzione dei prigionieri e il rientro di circa 20mila bambini «rapiti». Sono i temi discussi dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping nella loro telefonata di due giorni fa. Zelensky ha rivelato ulteriori dettagli della sua conversazione con il leader cinese, la prima dall'invasione russa dell' Ucraina. Durante la telefonata, Zelenski e Xi hanno parlato dell'integrità territoriale dell' Ucraina «compresa la penisola della Crimea annessa dalla Russia» e della Carta delle Nazioni Unite, ha detto il presidente ucraino in una conferenza stampa a Kiev. «Abbiamo avvertito il rispetto della Cina per queste nostre istanze», ha aggiunto, chiarendo che non si è parlato di visite reciproche con Pechino. Zelensky ha continuato dicendo di aver anche chiesto a Xi di cercare di convincere Mosca per quanto riguarda il ritorno dei prigionieri di guerra ucraini e di circa 20.000 «bambini rapiti». «Lo dico apertamente - ha aggiunto - Al momento solo l' Ucraina sta aiutando l' Ucraina con il ritorno dei nostri figli. Ci sono stati sforzi da parte delle Nazioni Unite, ma solo con scarsi risultati».

Zelensky dopo la strage di civili: "Abbiamo bisogno di una difesa aerea"

«Difesa aerea, una moderna aeronautica, senza la quale un'effettiva difesa aerea è impossibile, artiglieria, mezzi corazzati. Tutto questo è necessario per garantire la sicurezza alle nostre città, villaggi, sia all'interno che sul fronte». È quanto ha detto Volodymyr Zelensky dopo i pesanti attacchi russi che hanno provocato almeno 23 vittime, tra le quali 4 bambini, a Uman e quello nella regione di Dnipropetrovsk, in cui sono rimaste uccise una mamma e la sua bambina di 3 anni.

Guerra in Ucraina diretta oggi 29 aprile, le ultime notizie quindicesimo mesi dall'attacco della Russia.

Guerra Ucraina, in attesa della controffensiva di primavera, da parte ucraina o da parte russa non è ancora dato sapere, Kiev contrattacca comunque lanciando un raid con droni contrio un deposito di carburante a Kozacha, nella zona di Sebastopoli, in Crimea, dal 2014 occupata da Mosca e che l'Ucraina vorrebbe includere nelle future trattative per la pace. Le fiamme hanno illuminato per tutta la notte l'area del deposito e servirà molto tempo per spegnerle. 

Su Telegram il governatore della provincia annessa alla Russia, Mikhail Razvozhayev. «Depositi militari di carburante sono in fiamme, secondo le prime informazioni l'incendio è stato causato da un drone», si legge nel messaggio secondo quanto riporta la Tass.

Non ci sono notizie di vittime, e si parla di una zona di circa mille metri quadri in fiamme. L'Ucraina ha più volte affermato l'intenzione di riprendere il controllo della Crimea che la Russia si è annessa illegalmente nel 2014.

 L'attacco con droni ha provocato «l'allarme di livello più alto possibile, il quattro», ha denunciato il governatore, Mikhail Razvozhayev. Le infrastrutture civili non sono state interessate dall'attacco e i rifornimenti di carburante alla città potranno proseguire senza problemi, ha precisato. Sono state dispiegate 18 unità di pompieri a causa delle dimensioni dell'incendio. Ci vorranno diverse ore per spegnerlo, ha aggiunto.

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