LA GUERRA

Guerra Ucraina, a Odessa russi distruggono un ponte con un drone navale. Kiev: «Negoziati fuori discussione»

Le ultime notizie sul conflitto nel cuore dell'Europa

Missili russi su rete elettrica, Kiev: «Negoziati fuori discussione». E gli Usa vogliono riattivare i piani top-secret
Missili russi su rete elettrica, Kiev: «Negoziati fuori discussione». E gli Usa vogliono riattivare i piani top-secret
Sabato 11 Febbraio 2023, 07:50 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 11:31

Medvedev: presto l'Europa scomparirà del tutto

L'Europa «si sta già dissolvendo» e «presto scomparirà del tutto» in un nuovo «ratto dell'Europa» ad opera degli Stati Uniti. È l'ultimo attacco del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev commentando il viaggio europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Dirette, prime pagine di giornali, foto con capi europei mentre in parallelo centinaia di ucraini mobilitati ogni giorno muoiono, spinti con la forza a proteggere gli interessi della cricca nazista al potere», ha scritto l'ex presidente russo su Telegram, definendo i leader europei «dilettanti del tutto miserabili» e «russofobi» che «non staranno mai nemmeno accanto ai loro predecessori, coloro che, dopo la guerra più distruttiva del XX secolo, stavano costruendo una nuova Europa indipendente e prospera». «La vecchia civiltà europea si sta già dissolvendo sotto l'assalto degli immigrati che arrivano da tutto il mondo. E presto scomparirà del tutto, ripetendo il noto mito del ratto di Europa da parte di Zeus. Solo che oggi, il ruolo del toro sarà svolto dall'impudente America, servita dai traditori degli interessi europei come la Polonia e i Paesi baltici», conclude Medvedev.

Odessa, colpito un ponte con un barchino esplosivo

A Odessa è stato colpito un ponte con un barchino esplosivo. Questo rende ora molto difficile il rifornimento delle forze armate ucraine nella regione. 

 

 

Mosca, l'attacco di ieri ha bloccato armi straniere a Kiev

Il massiccio attacco dell'esercito russo di ieri ha bloccato il rifornimento su ferrovia di armi e munizioni straniere all'Ucraina nelle zone di combattimento: ha dichiarato lo Stato maggiore della Federazione citato dalla Tass. «Ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell'industria della difesa e dei trasporti ucraini», ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. «Gli obiettivi sono stati raggiunti. Ô stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia».

Mosca: l'attacco di ieri ha bloccato armi straniere a Kiev

Il massiccio attacco dell'esercito russo di ieri ha bloccato il rifornimento su ferrovia di armi e munizioni straniere all'Ucraina nelle zone di combattimento: ha dichiarato lo Stato maggiore della Federazione citato dalla Tass. «Ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell'industria della difesa e dei trasporti ucraini», ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. «Gli obiettivi sono stati raggiunti. Ô stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia».

Zelensky: dopo la vittoria entreremo nella Nato

L'Ucraina sarà in grado di diventare un membro a pieno titolo dell'Unione europea tra due anni e dopo la vittoria contro la Russia entrerà a far parte della Nato: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento durante il summit sugli investimenti organizzato da JP Morgan. Lo riportano i media ucraini. «Oggi ci sono alcuni pessimisti tra i leader mondiali che credono che l'Ucraina abbia bisogno di 10 anni per diventare membro della Ue. Ma per lo più ci conoscono e talvolta temono persino il nostro spirito, la nostra energia. Pertanto, vediamo che possiamo essere nella Ue tra due anni E servono garanzie di sicurezza», ha detto Zelensky aggiungendo che la migliore garanzia per l'Ucraina sarebbe l'adesione alla Nato. «Crediamo che saremo nella Nato prima che tutti i leader decidano che il nostro pacchetto di garanzie di sicurezza è quello giusto. Perché prendono le decisioni lentamente, è la burocrazia... E credo che dopo la vittoria saremo nella Nato».

Kiev: parole di Mosca provano che negoziati sono fuori questione

Le parole di Mosca su negoziati senza precondizioni «sono un'latra prova del fatto che i negoziati sono fuori discussione». Così su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, replica alle dichiarazioni rilasciate dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Vershinin. «Nella periodica retorica su »pace e negoziati«, il Cremlino afferma che non lascerà i territori ucraini e non sarà responsabile per i crimini - si legge nel tweet - è un'altra prova del fatto che i negoziati sono fuori discussione, solo la vittoria ucraina, altrimenti la guerra in Europa non finirà e la Russia dominerà in modo criminale il mondo».

Zelensky: incontro con J P Morgan su ricostruzione Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Twitter di avere «avuto un incontro importante con i membri senior di J P Morgan e di avere partecipato al summit sugli investimenti online.

Abbiamo discusso della creazione di una piattaforma per coinvolgere il capitale privato nella ricostruzione dell' Ucraina. Sono state discusse le fasi di crescita a lungo termine del dopoguerra. Abbiamo concordato una cooperazione».

Missili russi nella regione di Kharkiv

Le forze di Mosca hanno attaccato questa mattina la città di Vovchansk, al confine con la Russia, nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto su Telegram il capo della guarnigione militare regionale, Serhii Melnyk, come riportano i media ucraini. «Il nemico ha lanciato un attacco missilistico (con caccia, ndr) Su-35 nella regione di Kharkiv, in particolare a Vovchansk», ha scritto Melnyk precisando che non ci sono ancora notizie di eventuali vittime o feriti.

Ucraina, Calderoli: Macron galletto, errore da matita blù

Organizzando all'Eliseo la cena con Zelensky e Scholz, il presidente francese Macron «ha fatto un errore da matita blu. Ha mancato di rispetto non solo a Meloni ma ad altri 25 leader». Lo dice a 'La Repubblicà il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli. Secondo l'esponente della Lega, il numero uno dell'Eliseo «ha guardato al proprio pollaio», ovvero «all'immagine interna, non ha mostrato visione europea, peraltro alla vigilia del Consiglio di Bruxelles al quale si sapeva già che Zelensky avrebbe partecipato». Macron, rincara Calderoli, «ha il complesso del primo della classe. Il galletto è il simbolo della Francia, no? Quello che Macron e altri non hanno capito è che l'Italia è la cerniera dell'Europa, ha un ruolo importante sia nei confronti dei Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo, sia nei riguardi del Sudamerica».

Mosca: pronta a colloqui basati su realtà esistente

La Russia è pronta a tenere colloqui con l'Ucraina basati sulla realtà esistente e senza precondizioni: lo ha ribadito il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Vershinin, come riporta la Tass. «Qualsiasi ostilità finisce con colloqui e, naturalmente, come abbiamo detto in precedenza, saremo pronti a questi colloqui, ma solo se si tratterà di colloqui senza precondizioni, colloqui che si basino sulla realtà esistente», ha detto Vershinin in un'intervista all'emittente tv statale russa Zvezda.

 

 

Kiev: Ucraina attaccata con 74 missili da crociera

Le truppe russe hanno lanciato ieri sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali. Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha confermato l'esercito precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaerei S-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.

Pentagono vuole riattivare i piani top-secret in Ucraina

Il Pentagono vuole riattivare un paio di programmi top-secret in Ucraina sospesi prima dell'invasione russa e preme sul Congresso per ottenere il via libera. Un disco verde che, se arriverà, consentirebbe alle truppe dell'American Special Operations di impiegare agenti ucraini per osservare i movimenti dell'esercito russo e combattere la disinformazione. Il ministero della Difesa - scrive il Washington Post - sta lavorando ad alcune proposte da presentare in Congresso nei prossimi mesi per i 'programmi 1202', ovvero operazioni tramite commandos surrogati simili a quelle già condotte in Medio Oriente, Asia e Africa contro il terrorismo. Per legge i 'programmi 1202' non possono essere usati durante i «conflitti armati tradizionali» e l'Ucraina non rientra in questa categoria. Per Kiev la definizione è quella di «guerra irregolare» dove i surrogati possono essere usati contro il nemico, in questo caso la Russia, con cui gli Usa non sono in aperto conflitto. Se il Pentagono dovesse spuntarla e incassare un via libera, l'operazione potrebbe avere diverse forme quali la presenza di commandos americani in Ucraina per monitorare gli agenti 'surrogatì oppure il controllo a distanza, da uno dei paesi vicini a Kiev. Al momento non è chiaro se il Congresso si pronuncerà a favore o meno considerate le divisioni fra i repubblicani sugli aiuti all'Ucraina. Alcuni conservatori sono favorevoli perché ritengono l'iniziativa meno costosa - 15 milioni di dollari l'anno per tutte le operazioni simili condotte nel mondo - rispetto ai miliardari stanziati per la fornitura di armi a Kiev. Altri invece la ritengono eccessivamente pericolosa perché rischierebbe di innescare uno scontro diretto Washington-Mosca. Mentre il Pentagono dietro le quinte è in pressing sul Congresso, nuove indiscrezioni sempre del Wp sembrano confermare un coinvolgimento americano nella guerra in Ucraina superiore a quanto conosciuto. Gli Usa e gli alleati fornirebbero infatti a Kiev le coordinate per i raid missilistici con i sistemi avanzati Himars. «Abbiamo un ruolo di consulenza», si affrettano a chiarire da Washington nel tentativo di spegnere sul nascere eventuale polemiche.

Infrastrutture energetiche colpite nella notte

Le forze russe hanno attaccato con droni la notte scorsa tre infrastrutture energetiche nella regione di Dnipropetrovsk, nell' Ucraina centrale, provocando ingenti danni: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, come riporta Ukrainska Pravada. «La notte nella regione di Dnipropetrovsk è trascorsa con allarmi e attacchi di droni nemici. Hanno mirato alla nostra infrastruttura critica. Gli Shahed (i droni di fabbricazione iraniana, ndr) hanno colpito due impianti energetici nel distretto di Kryvorizka e uno nel distretto di Nikopol. A Kryvorizky, lo stesso obiettivo è stato attaccato due volte», ha scritto Lysak. Non ci sono vittime o feriti.

Le forze russe hanno lanciato 71 missili cruise nel loro massiccio attacco contro l'Ucraina, 61 dei quali sono stati intercettati. I missili sono stati lanciati a partire da navi e aerei russi. A riferirne è lo stato maggiore ucraino nel suo rapporto serale. La Russia ha inoltre lanciato 29 missili del suo sistema S-300 - che dovrebbe essere usato per la difesa aerea - contro bersagli di terra in Ucraina

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