Houston, diciottenne sferra un pugno al volto di uno sconosciuto: torna l'incubo knockout game

Houston, diciottenne sferra un pugno al volto di uno sconosciuto: torna l'incubo knockout game
di Federica Macagnone
Giovedì 5 Ottobre 2017, 19:35 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 07:53
2 Minuti di Lettura
Un'aggressione orribile, una violenza insensata, un'indifferenza da parte dei testimoni che lascia attoniti: è difficile stabilire se sia più agghiacciante la ferocia insensata dell'aggressore o l'insensibilità di chi ha assistito alla scena e, invece di soccorrere la vittima che giaceva inerte sull'asfalto di una strada di Rosenberg, nei pressi di Houston, negli Usa, ha girato le spalle e si è allontanato come se nulla fosse accaduto.

 
 


Come in un incubo, tutto si è svolto in pochi secondi: come si vede nelle immagini riprese da una telecamera di sicurezza, un ragazzo corpulento piomba alle spalle di un 30enne che cammina tranquillamente sul marciapiede davanti a un locale e lo colpisce violentemente da dietro sul lato destro del volto. Mentre la vittima cade a terra a faccia in giù priva di sensi, l'aggressore, successivamente identificato come Alejandro Maldonado, 18 anni, fugge sotto gli occhi di altri ragazzi che restano impietriti e poi, pian piano, vanno via.





L'uomo ferito è stato portato in gravi condizioni in ospedale, dove è ricoverato da diversi giorni, mentre Alejandro, che in un primo momento era sembrato disposto a costituirsi, ha fatto perdere le proprie tracce. La polizia, che ha catalogato l'aggressione sotto la voce "Knockout Game" (il gioco idiota praticato da alcuni anni da diversi giovani che si divertono a prendere a pugni persone scelte a caso in strada) lo sta cercando incessantemente e ha pubblicato il filmato chiedendo aiuto agli utenti Facebook per rintracciarlo. «Ragazzi come Aljandro - dice Chado Pino, tenente della polizia di Houston - pensano che sia tutto un gioco, agiscono spesso sotto la pressione di amici che li incitano a mostrare il loro coraggio. Ma non è un gioco: è un'aggressione, è un crimine. Non avranno molto da divertirsi quando si ritroveranno in prigione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA