La Svezia per la prima volta ha ammesso di «non vedere segni di immunità di gregge» che rallenti la diffusione del Covid-19. Anzi, c'è un aumento del numero di nuove infezioni. Tanto che il paese nordico è in piena «nuova ondata della pandemia». Gli svedesi avevano attirato l'attenzione globale perché la scorsa primavera avevano evitato il lockdown. Anders Tegnell, il capo scientifico e artefice della strategia svedese senza blocchi, aveva precedentemente affermato che il loro Paese sarebbe andato «meglio di altri nella seconda ondata dopo aver creato un'immunità di gregge». «Vediamo una diffusione del virus in molte regioni del nostro Paese contemporaneamente in questo momento», ha rettificato Tegnell, secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters.
Anders Tegnell's prediction that greater immunity would mean a lighter second wave proved badly wrong https://t.co/BZ1ef9zomp
— The Telegraph (@Telegraph) November 28, 2020
Previsioni errate
«In autunno ci sarà una seconda ondata», aveva dichiarato a maggio il capo epidemiologo, al Financial Times. «La Svezia avrà un alto livello di immunità e il numero di casi sarà probabilmente piuttosto basso». Gli ultimi dati, tuttavia, mostrano che la Svezia sta vivendo livelli più elevati di infezioni, ricoveri e decessi rispetto ai suoi vicini Paesi nordici, rispetto anche alle dimensioni della sua popolazione, secondo quanto riportato dallo stesso tabloid pochi giorni fa.
La Svezia ha registrato giovedì 4.658 nuovi casi di coronavirus, secondo i dati ufficiali riportati da Reuters, con nuovi casi giornalieri che sono aumentati nelle ultime settimane. I ricoveri ospedalieri per pazienti affetti da coronavirus sono quasi raddoppiati ogni settimana da ottobre a oggi. Adesso il picco della pandemia è atteso per metà dicembre: le autorità hanno invitato le persone a evitare ambienti interni affollati e, se possibile, tutti i contatti fisici diversi da quelli con le persone della propria famiglia. Nelle ultime settimane, il paese ha limitato il numero di persone ammesse alle riunioni pubbliche a 8, scendendo da 50, e ha vietato la vendita di alcolici nei ristoranti e nei bar dopo le 22. Tegnell (nella foto combo) ha detto agli svedesi che il governo potrebbe essere costretto a introdurre «restrizioni ai viaggi in tutto il paese subito prima di Natale», ha riportato la BBC in queste ore.
Giappone
Registrato il suo record di nuovi casi dall'inizio della pandemia: 2.688 contagi in un solo giorno.
Repubblica Ceca
A partire da giovedì, 3 dicembre, il governo ceco consentirà la riapertura dei ristoranti e dei negozi non essenziali, chiusi dopo l'ondata di contagi delle scorse settimane. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Jan Blatny. L'esecutivo, ha riferito il ministro, ha deciso all'unanimità di passare dal livello di rischio 4 al livello di rischio 3, dopo aver verificato il miglioramento della situazione sanitaria. Negozi e ristoranti potranno così riaprire, pur limitando il numero di clienti, mentre verrà revocato il coprifuoco notturno e alcune attività sportive saranno nuovamente consentite. Dall'inizio della pandemia sono stati accertati nel Paese oltre 518mila casi di contagio, con oltre 8mila morti.