AirAsia, i passeggeri rimasti a terra per caso: «Ringraziamo Dio»

AirAsia, i passeggeri rimasti a terra per caso: «Ringraziamo Dio»
Domenica 28 Dicembre 2014, 20:56 - Ultimo agg. 22:59
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Mentre si scopre pian piano l'identità dei passeggeri del volo AirAsia QZ8501 scomparso questa mattina, c'è anche chi sarebbe dovuto essere a bordo ma, fortunatamente, non è mai salito. Sarebbero una ventina le persone che si sono salvate per una casualità o per qualche fortunata contingenza. Come l'indonesiano Chandra Susanto, che avrebbe dovuto volare sull'aereo scomparso insieme alla moglie Inge e i loro tre figli dai 5 ai 10 anni: avevano programmato la vacanza a Singapore 9 mesi fa. Ma poi, il nonno si è ammalato e hanno deciso a malincuore di rinunciare. «Abbiamo saputo del disastro solo quando ci ha telefonato mia sorella, nel panico, per accertarsi che stessimo bene - racconta Susanto, sconvolto - Sono riconoscente a Dio per la sua misericordia. Ma al tempo stesso sono immensamente triste e dispiaciuto per chi era a bordo».



Si è salvata per caso anche un'altra famiglia indonesiana di 10 persone, che si è sbagliata sull'orario di partenza dell'aereo. Credevano partisse alle 7:20 locali, mentre il decollo era stato anticipato di due ore. Non hanno letto la mail che spiegava il cambio di orario e, quando sono arrivati all'aeroporto di Surabaya alle 5:30, il volo era già partito. E, saputo della tragedia, hanno deciso, per oggi, di non decollare affatto.



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