Iran, arrestate le donne che si erano travestite da uomo per entrare allo stadio

Le attiviste iraniane entrate allo stadio
Le attiviste iraniane entrate allo stadio
Domenica 18 Agosto 2019, 10:56 - Ultimo agg. 17:51
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In carcere le donne iraniane che si erano travestite da uomo per entrare allo stadio. Sono state individuate, interrogate, arrestate e condotte nella nota prigione di Qarchak, situata nel deserto a est di Teheran, le sei attiviste che si erano finte da uomo per poter entrare nello stadio Azadi della capitale iraniana nell’aprile 2018. Fra di loro ci sono l’attivista per i diritti umani Zahra Khoshnavaz, che si batte proprio per l’abolizione di questo divieto, e la fotogiornalista Forough Alaei. Human Rights Watch ha chiesto oggi al governo iraniano di rilasciarle, come riporta anche Il Fatto Quotidiano. L’Iran ad oggi è l’unico paese al mondo che vieta l’ingresso delle donne negli stadi sportivi. 

 Qualche tempo fa in una lettera aperta alla Fifa  diciotto illustri e note attiviste iraniane, tra le quali il premio Nobel Shirin Ebadi, avevano chiesto dl'abolizione di questo divieto. Nella lettera chiedevano proprio alla Fifa di rispettare i suoi principi, e ritenere l’Iran responsabile della violazione dell’articolo 4 in cui si afferma che la discriminazione di qualsiasi tipo «è severamente vietata e punibile con la sospensione o l’espulsione».

Il presidente della Fifa  Gianni Infantino ha fatto pressioni sull'Iran nel tentativo di assicurare che il paese consenta alle tifose di calcio di poter assistere alle partite delle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2022. In una lettera inviata il 18 giugno scorso alla Federcalcio iraniana e vista dall'Afp, Infantino ha menzionato la sua presenza alla seconda tappa della finale della Champions League asiatica a Teheran lo scorso novembre, tra il club iraniano Persepolis e Kashima Antlers del Giappone, quando le donne sono state ammesse nello stadio
«per la prima volta in 40 anni». Infantino ha fatto riferimento a «questi importanti primi passi» ma si è rammaricato che le donne non siano state poi autorizzate ad assistere all'amichevole tra Iran e Siria all'inizio di questo mese e che «un certo numero di donne che hanno tentato di assistere alla partita sono state arrestate dalle forze di sicurezza per un certo numero di ore».

«Purtroppo, devo dire anche questo, non in linea con gli impegni assunti nel marzo 2018 dal presidente Rouhani quando ci è stato assicurato che presto sarebbero stati compiuti importanti progressi in materia», ha aggiunto Infantino. Il presidente della Fifa ha chiesto alle autorità iraniane di prendere misure per garantire alle donne di assistere alle gare di qualificazione per i Mondiali 2022 in Qatar, che iniziano a settembre.

In Iran alle donne è stato impedito di partecipare alle partite dopo la rivoluzione islamica del 1979, con i religiosi che sostenevano che dovevano essere protette dall'atmosfera maschile e dalla vista di uomini semi-vestiti. Descritto come un moderato conservatore, il presidente Rouhani ha espresso in diverse occasioni il desiderio di permettere alle donne di giocare.

Tuttavia, lo scorso ottobre, il procuratore generale del Paese ha dichiarato di essere contrario al permesso per le donne di assistere alle partite, convinto che le avrebbe portate al peccato. 

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