Djalali, l'ex ricercatore di Novara sarà impiccato in Iran: rifiutato lo scambio di prigionieri con la Svezia

Djalali, il ricercatore iraniano-svedese sarà impiccato a Teheran: rifiutato lo scambio di prigionieri
Djalali, il ricercatore iraniano-svedese sarà impiccato a Teheran: rifiutato lo scambio di prigionieri
Martedì 24 Maggio 2022, 12:20 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 13:33
2 Minuti di Lettura

Il ricercatore iraniano-svedese Ahmad Reza Djalali sarà certamente giustiziato, per impiccagione, poiché la magistratura ha terminato la procedura di revisione del suo caso, su richiesta dei suoi avvocati. Lo ha affermato oggi il portavoce della magistratura Massoud Setayeshi. L'esecuzione della condanna era inizialmente prevista per il 21 maggio, poi sospesa su richiesta dell'avvocato. Molti gli appelli internazionale a favore di Djalali.

Ricercatore arrestato in Iran, nessuno scambio di prigionieri

Setayeshi ha escluso inoltre l'ipotesi secondo cui per via della sua doppia nazionalità iraniana e svedese Djalali potrebbe essere scambiato con un detenuto iraniano, Hamid Nouri, un ex funzionario della magistratura, recentemente processato in Svezia per il suo coinvolgimento nell'esecuzione di massa di dissidenti negli anni '80 nelle carceri iraniane. «Non c'è alcun piano per scambiare Nouri con Djalali e quest'ultimo verrà giustiziato a tempo debito», ha affermato.

 

Chi è Ahmad Reza Djalali

Djalali è specializzato nella medicina di emergenza e ha svolto ricerca universitaria non solo in Svezia, dove è stato residente con la famiglia, ma anche in molti altri istituti europei, tra cui l'Università degli Studi del Piemonte orientale e il centro Crimedim di Novara, comune che nel 2019 gli ha conferito la cittadinanza onoraria mentre già era detenuto nelle carceri iraniane da circa tre anni. È stato arrestato nel 2016, mentre si trovava in Iran su invito dell'Università di Teheran e Shiraz, con l'accusa di spionaggio a favore dei servizi segreti israeliani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA