In meno di ventiquattro ore, due gravi incidenti hanno colpito l'Iran e hanno inferto un duro colpo alle infrastrutture e al potenziale militare del Paese: ieri è divampato un incendio in una raffineria di petrolio situata a sud di Teheran e poche ore prima, nella notte tra martedì e mercoledì, anche la più grande nave da guerra della marina-Kharg- aveva preso fuoco prima di affondare nel Golfo di Oman in circostanze inspiegabili. I due incidenti avvengono sullo sfondo delle tensioni tra l'Iran ei suoi rivali regionali, in particolare Israele, e nel bel mezzo della campagna presidenziale.
L'incendio della raffineria, escluso il sabotaggio
Nella raffineria l'incendio è divampato all'interno dei serbatoi di gas liquefatto, secondo il governatore di Shahr-e-Rey, Hossein Tavakoli. Il capo dell'unità di crisi della capitale iraniana, Mansour Darajati, ha respinto l'ipotesi che all'origine dell'incidente ci fosse un'esplosione e i funzionari della raffineria hanno anche anche escluso il "sabotaggio". Giovedì mattina l'incendio non era ancora stato domato.
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