L'Isola d'Elba riparte: dal 5 maggio via all'anno di Napoleone

L'Isola d'Elba riparte: dal 5 maggio via all'anno di Napoleone
L'Isola d'Elba riparte: dal 5 maggio via all'anno di Napoleone
Mercoledì 5 Maggio 2021, 17:22 - Ultimo agg. 6 Maggio, 09:12
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L'Isola d'Elba e Napoleone, un binomio praticamente indissolubile. Destinato a diventare ancora più iconico dal 5 maggio, quando cominceranno una serie di eventi che dureranno tutto l'anno e che festeggeranno il suo bicentenario. Mostre, incontri, visite, concerti per l'intero 2021 che saranno un ulteriore stimolo per i turisti una volta che spostarsi sarà diventato di nuovo possibile. I primi eventi del 5 maggio saranno tutti chiusi al pubblico.  

Per i visitatori l'occasione unica di vedere l'isola dalle 200 spiagge ma anche la prima residenza, la Palazzina dei Mulini, fino a quella estiva dell’entroterra, Villa San Martino, che lo ha ospitato durante i dieci mesi di esilio. 

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UFFIZI DIFFUSI - Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha commentato: «Mi fa molto piacere aprire il progetto Uffizi diffusi, che non poteva non toccare Portoferraio, con una mostra su Napoleone che è legato in maniera indissolubile all'isola d'Elba - ha detto il presidente Eugenio Giani - Questa iniziativa l'avevamo annunciata e siamo riusciti nel nostro intento: quest'anno, in cui ricorrono i 200 anni dalla sua morte, con una mostra temporanea potremo godere di tesori degli Uffizi che altrimenti ci sarebbero rimasti ignoti e al contempo conoscere meglio una figura centrale della storia dell'Europa moderna che con la Toscana ebbe un legame profondo. È all'Elba che dopo la sconfitta subita nella battaglia di Lipsia, contro la coalizione formata da Austria, Russia, Prussia e Svezia, Napoleone scelse di trascorrere l'esilio impostogli dai nemici.

Sì, perché, al contrario di quanti molti pensano, Napoleone non fu imprigionato all'Elba: egli la scelse e vi regnò portando più innovazioni di quante qualsiasi governo avesse mai fatto. Per la prima volta dopo secoli, l'Isola d'Elba fu unita sotto un'unica bandiera e per la prima volta, dopo una vita fatta di battaglie e spostamenti, Napoleone Bonaparte fu obbligato a fermarsi e governare un territorio che lo avrebbe ricordato per sempre».

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