Coronavirus, le isole Cook si proclamano Covid-free: riaprono ristoranti, chiese e scuole

Coronavirus, le isole Cook si proclamano Covid-free: riaprono ristoranti, chiese e scuole
Coronavirus, le isole Cook si proclamano Covid-free: riaprono ristoranti, chiese e scuole
Sabato 18 Aprile 2020, 12:00 - Ultimo agg. 16:36
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Coronavirus, una delle prime nazioni al mondo a dichiararsi libera dal contagio è quella delle Isole Cook, arcipelago in pieno Oceano Pacifo a metà strada circa tra le coste australiane e il Cile. Le Cook si sono quindi autoproclamate «zona libera dal Covid-19». A dichiararlo è stato il primo ministro Henry Puna in un nota. Le isole Cook sono collegate politicamente alla Nuova Zelanda, ma hanno un governo proprio. Sono composte da 15 isole, sulle quali vivono 17mila persone a circa 3.200 chilometri da Wellington.

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Le isole Cook hanno imposto una serie di restrizioni a partire dall'ultima settimana di marzo dopo che in Nuova Zelanda si sono registrati diversi casi di coronavirus, chiudendo le chiese e chiedendo alle persone di restare a casa. Grazie ai risultati dei test, il governo ha ora deciso di revocare i limiti imposti, compreso il divieto di viaggio dall'isola principale di Rarotonga, dove si trova la capitale Avarua, e le altre isole. Da oggi riapriranno anche ristoranti e chiese, mentre da lunedì gli studenti potranno rientrare sui banchi di scuola.



Agli studenti e ai fedeli viene chiesto di continuare a rispettare le regole del distanziamento sociale. Resta invece in vigore il divieto di riunioni con più di dieci persone, come restano in vigore le limitazioni dei voli internazionali. Nel Paese resta in vigore il codice giallo, il che significa che il governo resta in stato di «allerta» per un possibile ritorno dei contagi. «Accogliamo favorevolmente queste buone notizie, ma dobbiamo continuare a restare cauti, sapendo che il Covid-19 continua a circolare fuori dai nostri confini», ha detto Puna.

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