Israele e Omicron, oltre 10.000 casi in un giorno: mai così tanti da aprile. Riaperti i reparti Covid chiusi da mesi

Israele e Omicron, oltre 10.000 casi in un giorno: mai così tanti da aprile. Riaperti i reparti Covid chiusi da mesi
Israele e Omicron, oltre 10.000 casi in un giorno: mai così tanti da aprile. Riaperti i reparti Covid chiusi da mesi
Lunedì 20 Giugno 2022, 11:23 - Ultimo agg. 21 Giugno, 09:09
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Israele, il Covid rialza la testa. Sono più di diecimila i nuovi casi di Omicron registrati nelle ultime 24 ore, mai così tanti da aprile. Lo riferiscono le autorità sanitarie israeliane parlando di 10.200 nuovi contagiati, 168 dei quali versano in gravi condizioni e 32 intubate.

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Il tasso di positività è al 38,95 per cento, in leggero aumento rispetto al giorno precedente.

Solo nell'ultima settimana, il numero dei casi gravi è aumentato in Israele del 95%, come spiega il ministero della Salute. A seguito della crescita dei contagi, le autorità hanno ordinato agli ospedali di riaprire i reparti Covid chiusi da mesi.

 

SESTA ONDATA - Il Paese intanto, si sta preparando a una nuova ondata, la sesta, della pandemia. Lo ha detto lo zar del Covid Salman Zarka, responsabile del piano contro il coronavirus in Israele, spiegando che il ministero della Salute di Tel Aviv sta monitorando tutte le nuove varianti che stanno emergendo nel mondo. Zarka ha anche spiegato che «la prossima ondata può essere simile a quella causata dall'Omicron, ma gli esperti di salute sono preoccupati dalla possibilità che una nuova variante della specie Delta, che risulta più aggressiva, possa colpire gravemente la popolazione giovane e le donne in gravidanza».

VACCINI - Israele è uno dei Paesi con il più alto tasso di vaccinazione al mondo, sempre in prima fila da quando è eplosa la pandemia. Così la quarta dose di vaccino è stata raccomandata per tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 60 anni. L'indicazione relativa al nuovo booster riguarda le persone guarite, come ha scritto il Jerusalem Post, o che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 5 mesi. Ricordiamo che inizialmente la quarta dose era stata indicata solo per i fragili mentre successivamente era stata allargata a tutti gli over 60. Il via libera è arrivato dopo l'analisi dei dati relativi all'effetto della quarta dose: la protezione contro la malattia grave aumenta di 3-5 volte e la protezione dall'infezione raddoppia rispetto allo scudo prodotto da 3 dosi. I dati inizialmente diffuso dal ministero della Salute hanno evidenziato che la quarta dose offre una protezione particolarmente valida agli over 60, i soggetti più a rischio dal punto di vista anagrafico. Il quadro è stato delineato osservando gli effetti su 400mila persone che hanno ricevuto la quarta dose e 600mila che hanno ricevuto la terza almeno 4 mesi fa. 

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