Italiani uccisi in Germania, Sandra Quarta ammazzata dallo zio e sepolta in giardino. L'amico Christian giustiziato perché la stava cercando?

Michele Quarta, 52 anni, ora è in carcere in Germania, ma ancora non ha spiegato perché abbia ammazzato i due ragazzi

Sandra Quarta e Christian Zoda
Sandra Quarta e Christian Zoda
di Mauro Evangelisti
Sabato 24 Dicembre 2022, 09:00
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Prima ha ucciso la nipote ventenne e l'ha seppellita in giardino. Mentre tutti la stavano cercando ha teso un agguato all'amico della ragazza che stava indagando per trovarla. Michele Quarta, 52 anni, ora è in carcere in Germania, ma ancora non ha spiegato perché abbia ammazzato la figlia di suo fratello. E perché abbia giustiziato a colpi di pistola un ragazzo di appena 23 anni.  

Christian Zoda era nato in Germania ma era cresciuto a Messina. I genitori si erano separati. Nel 2013, quando ha 14 anni, decide di lasciare la Sicilia e raggiungere il padre ad Albstadt, piccola città a Sud di Stoccarda. Qui frequenta la scuola e nella sua classe c'è un'altra ragazza dal cognome italiano, anche se nata in Germania, Sandra Quarta, famiglia originaria della provincia di Lecce.

Diventano amici, fidanzatini, poi però con gli anni sono solo amici, fraterni, inseparabili. Fine 2022. Christian ormai è bel ragazzo, un lavoratore, pizzaiolo nel ristorante-pizzeria Viva la Mamma del padre dove campeggia una bandiera italiana. I legame con Sandra è ancora solido e quando la ragazza, inspiegabilmente, scompare, lui non si dà pace. Comincia a indagare, pubblica su Facebook una richiesta di aiuto in tedesco. Ci sono tre foto di Sandra e un appello: «È scomparsa, l'ultima volta è stata vista domenica 18 dicembre alle 8.30, non ha con sé la borsa, la giacca, le scarpe, il portafogli, il cellulare. Tutto è rimasto in casa. Non ha contattato nessuno, neppure al lavoro». Anche la polizia locale, sul sito ufficiale, scrive i dettagli sulla ragazza scomparsa. Albstadt è una città piccola, tutti si conoscono, eppure Sandra sembra sparita nel nulla. Si alza l'elicottero della polizia, si cerca in tutta la regione, anche nei boschi, inutilmente. Mercoledì a mezzogiorno la svolta: proprio nelle ore successive la pubblicazione da parte di Christian del post con cui, su Facebook, chiede aiuto per trovare l'amica scomparsa. Per strada, di fronte al palazzo giallo del centro cittadino dove c'è il ristorante Viva la Mamma ma anche l'appartamento dove il ragazzo abita con il padre, si sentono dei colpi di arma da fuoco. Un agguato: Christian cade a terra, ferito in più punti. Lo portano alla clinica Zollernalb, lì il suo cuore cessa di battere. Chi l'ha ucciso? La polizia ferma quasi subito un uomo di 52 anni, ha ancora la pistola con sé. Si chiama Michele Quarta, ha 52 anni, è originario di Novoli, un paese della provincia di Lecce. È lo zio di Sandra. Dal Salento vent'anni fa se ne era andato, si era trasferito in Germania. Sandra abitava nello stesso palazzo di Michele, ma in un appartamento differente. L'uomo in manette parla con i poliziotti: vi dico dov'è mia nipote. Poco dopo gli investigatori scavano nel giardino vicino alla casa di Michele. Trovano il cadavere di una ragazza. È Sandra ed è stata uccisa. Michele Quarta viene arrestato. Da Novoli, nel Salento, non si danno pace. Vero, in passato aveva avuto qualche guaio con la legge, ma nulla di grave. Poi era andato a cercare fortuna in Germania, dove abita il fratello. Il padre di Sandra. «I due fratelli sono in buoni rapporti, si incontrano praticamente ogni giorno» raccontano i conoscenti. Perché Michele Quarta ha ucciso la nipote? Non ha dato una risposta. Per quale ragione ha giustiziato anche Christian? C'è chi pensa che lo abbia fatto perché stava indagando sulla scomparsa di Sandra, ma dal punto di vista logico questa spiegazione ha delle falle.

Dalla Sicilia parla Maria Antonietta Cannarozzo, madre di Christian Zoda, che sta per partire per Albstadt: «Ciò che è successo non è chiaro, voglio la verità». Spiega la cugina di Christian, Lizzy Cannarozzo: «Quell'uomo ha detto che voleva costituirsi. Perché allora è andato a uccidere mio cugino?». Di nuovo il ricordo della madre del giovane: «Da quello che so, quando andavano a scuola insieme, adolescenti, Sandra e Christian erano stati fidanzatini, ora erano come fratello e sorella». Tutti descrivono i due ragazzi come giovani per bene, sui profili Facebook ci sono centinaia di messaggi di cordoglio e incredulità, in italiano e in tedesco. Ancora la mamma, Maria Antonietta, alla Gazzetta del Sud: «Mio figlio aveva tanti progetti, amava fare le pizze, aveva una vita davanti. Era il ragazzo più buono del mondo, il fratello, l'amico di tutti. Era il ragazzo della pace, dava solo amore. Vado da lui». Ignazio Zoda, il padre, con cui Christian abitava (nella stessa città tedesca ci sono anche le due sorelle) dice solo di essere disperato e di non volere parlare. Vicino al giardino dove è stato trovato il cadavere di Sandra e sulla strada dove è stata colpito a morte Christian, il giovane che non si dava pace per la sparizione dell'amica, in molti hanno lasciato dei fiori.

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