A quasi due settimane dal recupero del corpo di Julen Rosellò, il bimbo di due anni morto dopo essere caduto in un pozzo a Totalàn (Malaga), il 13 gennaio scorso, parla per la prima volta il proprietario del terreno in cui è avvenuta la tragedia che ha fatto piangere il mondo intero. David Serrano, uno zio del piccolo, ha infatti spiegato: «Non riesco a smettere di pensare a ciò che è accaduto. Non posso perdonarmi ciò che è successo, poteva accadere anche a mia figlia».
Come riporta 20minutos.es, David Serrano è il marito di una cugina dei genitori del piccolo Julen Rosellò e domenica 13 gennaio aveva organizzato una sorta di pic-nic con alcuni familiari, tra cui il bimbo, papà José e mamma Vicky. Serrano, in una breve conferenza stampa, per la prima volta ha parlato pubblicamente dal giorno della tragedia: «Sapevo che c'era il buco di perforazione del pozzo, per questo lo avevo coperto con due blocchi di calcestruzzo. L'unico rischio che avevo calcolato era che qualcuno potesse caderci col piede e farsi male, mai mi sarei immaginato che lì dentro potesse entrarci un bambino, questo non me lo potrò mai perdonare».
Julen, il proprietario del terreno: «Non riesco a perdonarmelo, poteva capitare a mia figlia»

di Enrico Chillè
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 11:45
- Ultimo agg.
7 Febbraio, 13:01
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