Uomo accusato di blasfemia viene lapidato a morte dalla folla in Pakistan

Uomo accusato di blasfemia viene lapidato a morte dalla folla in Pakistan
Uomo accusato di blasfemia viene lapidato a morte dalla folla in Pakistan
Domenica 13 Febbraio 2022, 18:31 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 19:23
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In Pakistan, un uomo accusato di blasfemia è stato lapidato e ucciso dalla folla inferocita per aver dissacrato il Corano in un remoto villaggio del Paese. Il custode di una moschea locale ha raccontato di aver visto l'uomo bruciare il libro sacro musulmano all'interno della moschea lo scorso sabato e di averlo detto ad altre persone prima di informare la polizia, riporta la Bbc.

Uomo lapidato in Pakistan «mentalmente instabile negli ultimi 15 anni»

Le violenze che hanno portato alla morte dell'uomo sono avvenute in un villaggio nel distretto di Khanewal, nella provincia del Punjab.

La polizia si è precipitata sul posto, arrivando però quando era ormai troppo tardi. L'agente Mohammad Iqbal e due subordinati hanno cercato di prendere in custodia l'uomo, ma il gruppo ha iniziato a lanciare pietre anche contro di loro, ferendo gravemente due ufficiali.

Munawar Gujjar, capo della stazione di polizia di Tulamba, ha detto che la vittima è stata identificata come Mushtaq Ahmed, 41 anni, di un villaggio vicino. «L'uomo sfortunato è stato mentalmente instabile negli ultimi 15 anni e, secondo la sua famiglia, spesso è scomparso da casa per giorni chiedendo l'elemosina e mangiando qualunque cosa potesse trovare». 

Mian Mohammad Ramzan, il custode della moschea, ha raccontato di aver visto del fumo all'interno della moschea, che è adiacente alla sua casa, e si è precipitato a indagare, trovando un Corano bruciato e un uomo che tentava di bruciarne un altro.

Gujjar, il capo della polizia della zona, ha fatto sapere che la polizia finora ha arrestato circa 80 uomini che vivevano nei dintorni della moschea, ma che altri 300 circa avrebbero preso parte alle violenze. Il primo ministro Imran Khan ha espresso il suo rammarico per l'incidente e ha detto di essere al lavoro per trovare un rapporto dal primo ministro del Punjab sulla gestione del caso da parte della polizia, che «ha mancato al suo dovere».

«Abbiamo tolleranza zero per chiunque prenda in mano la legge e il linciaggio della folla sarà affrontato con l'intera severità della legge», ha detto in un tweet poche ore dopo l'incidente. L'omicidio arriva mesi dopo il linciaggio di un manager dello Sri Lanka di una fabbrica di articoli sportivi a Sialkot, nella provincia del Punjab, il 3 dicembre, accusato anch'egli di blasfemia, punibile con la morte in Pakistan.

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