La pandemia spegne le luci di Las Vegas e Sands scarica la capitale del gioco d'azzardo americana, scommettendo tutto sull'Asia. Dopo aver rivoluzionato l'industria dei casinò, la società fondata da Sheldon Adelson vende tutte le sue proprietà nella città - lo storico resort Venetian, il Sands Expo e il Convention Center - per 6,25 miliardi di dollari. Una cessione con la quale dice addio a Las Vegas e, almeno per il momento, alle sue attività americane puntando tutto su Macao e Singapore, il vero motore di crescita degli ultimi anni rappresentando, solo nel 2019, l'85% dei ricavi totali.
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L'accordo prevede la vendita degli asset fisici a Vici Properties per 4 miliardi di dollari.
Dopo il boom della città, Adelson puntò all'Asia e Macao: una scommessa ben piazzata visto che proprio le attività asiatiche sono divenute ormai l'ossatura della società. Procedendo sulla strada aperta da Adelson, e a meno di due mesi dalla sua morte, Sands scommette ora tutto sull'Asia, dove vuole rafforzare i suoi investimenti con i proventi della vendita.
Anche se l'addio a Las Vegas si traduce effettivamente nello stop delle attività americane, gli States restano nel cuore di Sands. Il colosso non esclude infatti aperture a New York e in Texas e guarda con crescente interesse alle scommesse online, un mercato in cui Adelson si è sempre rifiutato di entrare per motivi morali. Ma la scomparsa di Adelson ha aperti una nuovo era per Sands, un nuovo capitolo in cui domina l'Asia e le scommesse online potrebbero trovare ampio spazio.