Libano nel caos, scioperano anche gli ospedali privati. Accordo tra leader per nuovo premier

Libano nel caos, scioperano anche gli ospedali privati. Accordo tra leader per nuovo premier
di Mario Ajello
Venerdì 15 Novembre 2019, 12:22 - Ultimo agg. 12:31
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Dopo le banche e le scuole, anche numerosi ospedali privati del Libano scioperano oggi in tutto il paese per protestare contro i rischi che corre il settore sanitario e ospedaliero nel contesto della grave crisi economica, sociale e politica in corso in Libano. Dove da un mese si svolgono proteste popolari anti-governative senza precedenti. Il blocco prolungato delle strade e la chiusura da settimane di tutte le banche sta sconvolgendo il Paese. Le scuole sono state chiuse a intermittenza dal 17 ottobre scorso, giorno dello scoppio delle proteste.

Poi serrata delle banche. Ora il settore sanitario. La sanità in Libano è da decenni privatizzata. Le strutture pubbliche sono considerate non all`altezza degli standard internazionali e quasi tutti i libanesi hanno una assicurazione medica privata per sostenere le costose spese negli ospedali privati. In questo contesto di estrema difficoltà, s’inserisce la crisi politica che è diretta conseguenza delle manifestazioni, dei blocchi stradali e di tutto il sommovimento interclassista, interreligioso e intergenerazionale, dovuto a una crisi economica che sta mangiando il Paese e impoverendo la classe media.

Diversi partiti politici libanesi avrebbero concordato la nomina di Mohammad Safadi, ex ministro delle Finanze, come primo ministro di un nuovo governo in sostituzione di Saad Hariri, dimessosi lo scorso 29 ottobre a seguito di proteste popolari contro corruzione e nipotismo. Sarebbe un governo metà politico e metà tecnico. Restano due incognite: Hezbollah, il partito sciita, accetterà l’accordo o ai metterà pericolosamente di traverso? E il popolo in rivolta accetterà questo patto o lo considererà un papocchio per riciclare i politici detestati e accusati di corruzione?

Mohammad Safadi, 75 anni, è un uomo d'affari ed ex membro del parlamento. È stato anche Ministro delle Finanze, dell'Economia e del Commercio. Il primo ministro deve essere sunnita nel sistema confessionale del potere.
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