Si chiama David Perry il tassista "eroe" sfuggito all'esplosione della sua auto avvenuta ieri davanti al Liverpool Women's Hospital nella città inglese. Secondo infatti la ricostruzione fatta dal tabloid The Sun, l'uomo, dimesso oggi dopo il ricovero per le ferite riportate, era uscito rapidamente dal veicolo e ne aveva chiuso le porte non appena si era accorto che il suo passeggero, l'attentatore e unica vittima del fatto, si preparava a colpire.
Terrorismo, un morto e un ferito a Liverpool nell'esplosione di un taxi: tre arresti
Il ringraziamento della sindaca
Perry non solo ha ricevuto i commenti entusiasti di molti cittadini di Liverpool che lo hanno ringraziato sui social media, ma anche la sindaca Joanne Anderson è intervenuta. «Coi suoi sforzi eroici è riuscito a evitare quello che avrebbe potuto essere qualcosa di terribile per l'ospedale». E ha aggiunto: «I nostri ringraziamenti vanno a lui e ai nostri servizi di emergenza». Non è ancora emersa dalle indagini una eventuale matrice dell'attacco, mentre restano in custodia tre giovani uomini di 29, 26 e 21 anni arrestati ieri per violazione della legge britannica sul terrorismo.
L'attentato è stato un atto di terrorismo
È stato dichiarato formalmente come un atto «di terrorismo» l'attentato compiuto ieri a Liverpool.
Emergency services are responding to an"incident" outside #LiverpoolWomensHospital
Images from outside the hospital on Sunday show a car enveloped in flames before burning out.#MerseysidePolice confirmed "an incident occurred at around 11am".
hope no one is seriously injured🙏🏼 pic.twitter.com/lfX42VRLRe— C J (@CLUNCKY_) November 14, 2021
Si chiamava Emad Al Swealmeen e aveva 32 anni il presunto terrorista morto nell'esplosione dell'ordigno rudimentale che aveva con sé a bordo di un taxi a Liverpool. Lo riferisce l'antiterrorismo locale, rendendone nota l'identità, che rivela evidenti radici familiari islamiche.
Comitato Cobra eleva allerta terrorismo
Il comitato di emergenza Cobra, convocato oggi a Londra sotto la presidenza del premier Boris Johnson, ha elevato l'allerta terrorismo nel Regno Unito in seguito all'attentato di ieri a Liverpool. La minaccia passa da 'sostanziale' ad 'altamente probabile', come rende noto il governo britannico.
L'indicazione è stata data a margine della riunione del comitato Cobra dall'organismo preposto, il Joint Terrorism Analysis Centre, o Jtac, ha spiegato ai giornalisti Priti Patel, ministra dell'Interno del governo Johnson. La decisione è legata ai due attentati dell'ultimo mese per i quali è stata indicata una matrice terroristica: l'uccisione a ottobre nel sud dell'Inghilterra di David Amess, deputato della maggioranza Tory alla Camera dei Comuni massacrato a coltellate mentre riceveva i suoi elettori da un giovane britannico di origini familiare somale, additato dalle indagini come un cane sciolto ispirato dal jihadismo islamico; e l'esplosione ieri in un taxi a Liverpool dell'ordigno artigianale che ha ucciso solo il presunto attentatore grazie alla prontezza di riflessi di un «tassista eroe». «Il Jtac ha ora innalzato il livello di minaccia (legata al terrorismo) da 'sostanzialè a 'gravè poiché quello di ieri è stato il secondo incidente in un mese» nel Regno, ha detto Patel. Il livello 'grave' (in inglese 'severe') è il quarto più alto in una scala di 5 e presuppone un rischio di attentati «altamente probabile».