Mali, liberata suor Gloria Cecilia Narvaez Argori. La religiosa colombiana fu rapita con gli italiani 4 anni fa

Mali, liberata suor Gloria Cecilia Narvaez Argori. La religiosa colombiana fu rapita con gli italiani 4 anni fa
Mali, liberata suor Gloria Cecilia Narvaez Argori. La religiosa colombiana fu rapita con gli italiani 4 anni fa
Domenica 10 Ottobre 2021, 00:36 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 12:31
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Dopo quattro anni di prigionia nel Mali è stata liberata suor Gloria Cecilia Narvaez Argori. A darne notizia è stato il ministero degli Esteri italiano che ha ringraziato l'Unità di Crisi della Farnesina e la nostra intelligence. La religiosa colombiana è stata rapita il 7 gennaio 2017 in Mali, dove era stata trattenuta insieme al sacerdote italiano Padre Pierluigi Maccalli e al connazionale Nicola Chiacchio, liberati lo scorso anno, oltre che ad altri cittadini occidentali. Il rapimento era stato rivendicato da uno dei gruppi jihadisti attivi nel Maghreb. In questi anni la Farnesina e l'Aise, il nostro servizio segreto esterno, diretto da Giovanni Caravelli, hanno operato silenziosamente ma costantemente, in raccordo con le controparti maliana e colombiana, fino ad acquisire le informazioni che hanno portato alla sua liberazione.

Suor Cecilia è apparsa provata dalla lunga detenzione ma in buone condizioni. Il suo arrivo in Italia è previsto per questa notte a Ciampino. Subito dopo andrà in Vaticano.

L'annuncio della liberazione diffuso dalla Farnesina, mette fine a una lunga prigionia durata più di quattro anni. La religiosa colombiana delle Suore Francescane di Maria Immacolata, era stata sequestrata a Karangasso, nel sud del Mali, da un gruppo di uomini armati. L'ultimo segnale che era ancora in vita era arrivato
a maggio, con una lettera recapitata al fratello in Colombia, che la religiosa aveva scritto nel mese di febbraio. «Invio a tutti i miei più cordiali saluti - scriveva suor Cecilia -, il buon Dio li benedica e conceda loro la salute. Sono prigioniera da quattro anni e ora sono con un nuovo gruppo. Possano tutti pregare molto per me».
Secondo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) che aveva visto la lettera, la missiva era arrivata con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e nel testo la suora faceva riferimento al Gruppo per il sostegno all'Islam e ai musulmani (Gsim), un gruppo jihadista attivo dal 2017 nel centro nord del Mali, che unisce diversi gruppi legati ad Al Qaeda. Nel luglio 2017, suor Gloria Cecilia Narváez Argoti era apparsa assieme ad altri cinque ostaggi in un video diffuso da al Qaeda su Telegram. Nel gennaio 2018 era stato diffuso un altro video su Internet in cui la religiosa chiedeva aiuto a Papa Francesco per la
sua liberazione. 

Della suora aveva parlato anche Sophie Petronin, operatrice umanitaria francese, liberata l'otto ottobre 2020 insieme con gli italiani padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, e Soumaila Cissé, ex ministro delle finanze del Mali.

Petronin ha raccontato di aver passato la maggior parte della sua prigionia assieme alla suora colombiana, in diversi campi, fino a quando erano state separate pochi giorni prima della sua liberazione. Aveva anche detto che la suora era viva, ma aveva bisogno di cure. I quattro ostaggi erano stati liberati poco dopo che il governo del Mali aveva rilasciato 100 jihadisti. 

Anche la presidenza del Mali ha reso omaggio in un tweet al “coraggio” della suora. 

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