Denuncia per il clan Maradona:
«Sfruttarono una minorenne cubana»

Denuncia per il clan Maradona: «Sfruttarono una minorenne cubana»
di Francesco De Luca
Sabato 2 Ottobre 2021, 17:30 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 08:14
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A distanza di vent'anni esplode in Argentina il caso di Mavys Alvarez, una cubana con cui Diego Maradona iniziò una relazione quando era sedicenne a L'Avana. Mavys, che oggi ha 41 anni, ha rilasciato una lunga intervista al programma A Fondo dell'emittente America Tv di Miami in cui ha parlato di questo perverso rapporto, rivelando che Diego la indusse a consumare cocaina. 

«Diventai tossicodipendente e poi mi diedi all'alcol». Mavys ha parlato anche delle violenze subite: «Una volta mi trascinò per le scale di casa tirandomi i capelli».

E ha rivelato che all'età di 17 anni andò a Buenos Aires perché Maradona la volle far sottoporre a un intervento di chirurgia estetica.

Proprio questo viaggio è al centro di una denuncia presentata presso la procura di Buenos Aires (pm Alejandra Mangano e Marcelo Colombo) da parte della Ong Fondazione per la pace e il cambiamento climatico, firmata da Fernando Miguez.

Mavys ha rivelato nell'intervista televisiva, che ha suscitato clamore con le dure reazioni dei familiari di Diego, che furono i componenti del clan di Maradona a organizzare il viaggio dopo che Maradona aveva supplicato il suo amico Fidel Castro affinché la facesse uscire da Cuba. Era possibile, all'epoca, soltanto per un fondato motivo. Si disse che, in caso di rifiuto di Castro, Maradona avrebbe escogitato l'incredibile piano di mettere Mavys in una valigia facendo fare dei buchi per consentirle di respirare. Ma il permesso del Comandante arrivò.

Nella denuncia della Ong per sfruttamento di minore, in questi giorni al vaglio dei magistrati, sono citati i componenti di quel clan che aiutarono Diego a far uscire la minorenne da Cuba: l'ex manager Guillermo Coppola, Mariano Israelit, Carlos Ferro Viera, Omar Suarez (che presentò Mavys all'ex campione del Napoli e dell'Argentina) e Gabriel Buono. Coppola si è dichiarato «addolorato: sarebbe grave se tutto questo fosse vero» puntualizzando che in quel periodo non seguiva più Maradona.

Nell'intervista televisiva a puntate Mavys Alvarez ha sottolineato il forte rapporto che c'era tra il Campione e il governo cubano: «Una volta lo arrestarono dopo una rissa, ma poi lo liberarono e chi lo aveva fermato fu duramente ripreso dai suoi superiori. Perché non ho parlato prima? Per timore di rappresaglie da parte di Diego e del governo cubano».

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