Maradona: cuore, reni e fegato espiantati dopo la morte: ecco dove sono custoditi oggi

Maradona: cuore, reni e fegato espiantati dopo la morte: ecco dove sono custoditi oggi
di Francesco De Luca
Mercoledì 24 Novembre 2021, 10:10 - Ultimo agg. 15:03
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Avenida Amancio Alcorta y Luna, Buenos Aires. Sede della polizia scientifica di Buenos Aires, dipartimento di anatomia patologica. È qui che da quasi un anno si trova il cuore di Diego Armando Maradona, espiantato il 25 novembre 2020 per essere analizzato nell'autopsia iniziata sei ore dopo la sua morte, avvenuta alle ore 12 argentine nell'appartamento del Barrio San Andres a Tigre, 25 chilometri dalla Capital Federal. Confermata dal sito argentino Infobae.com la rivelazione del medico e giornalista Nestor Castro, autore del libro “La salute di Diego”. Con un'aggiunta: sono stati espiantati anche il fegato e i reni di Maradona, come il cuore conservati nella sede della Polizia scientifica. «Si segue questa pratica quando sono necessari approfondimenti per stabilire la causa di una morte», hanno spiegato fonti investigative. Un anno fa non era stata data notizia dell'espianto degli organi di Diego - morto per insufficienza cardiaca acuta causata da edema polmonare - per una questione di rispetto nei confronti della famiglia ma anche per ragioni di sicurezza. 

È confermato, infatti, che esisteva un piano della cosiddetta hinchada tripera - la tifoseria ultrà del Gimnasia La Plata, la squadra che stava allenando Maradona prima di essere sottoposto a un intevento chirurgico alla testa - per effettuare un blitz e rubare il cuore del Campione. Una notizia choc diffusa dal dottor Castro nel corso di un'intervista televisiva. Il 2 dicembre dello scorso anno i funzionari della polizia scientifica di Buenos Aires ne misero al corrente i magistrati Cosme Iribarren e Laura Capra che si erano recati in quegli uffici: vi erano posti di blocco nella zona proprio perché era arrivata la notizia di un possibile blitz.

Fu considerata un pericolo reale. 

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Gli organi di Diego sono stati chiusi in flaconi con formaldeide e saranno custoditi per almeno 10 anni. «Poi bisognerà vedere come procedere perché stiamo parlando del cuore di Maradona», hanno sottolineato le fonti ingestivative contattate da Infobae.com. Come è noto, il cuore del Campione era dilatato: pesava 503 grammi, quasi il doppio di quello normale (300), e presentava numerose cicatrici, i segni di microinfarti subiti negi anni passati, anche per l'abuso di cocaina. 

Sulla base degli approfondimenti della commissione medica incaricata dalla procura di San Isidro vi sono sette indagati - medici, infermieri, coordinatori sanitari - per la morte di Maradona. I rinvii a giudizio potrebbero essere imminenti ma il processo rischia di non iniziare prima del 2023. 

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