Le mascherine anti-Covid “usa e getta” riciclate e utilizzate nei lavori di costruzione del manto stradale. Questa l'idea innovativa presentata dai ricercatori australiani del Royal Melbourne Institute of Technology, che prevede l'assemblamento di mascherine usate triturate e di calcestruzzo demolito, per dare vita a un nuovo materiale sostenibile. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, mostra che il composto per costruire un km di strada a due corsie utilizzerebbe 3 milioni di mascherine, prevenendo la discarica di 93 tonnellate di rifiuti. La mistura di aggregato di calcestruzzo riciclato e delle mascherine permetterebbe la costruzione di strade «migliori, più forti e più flessibili», scrive il responsabile della ricerca, Muhammad Saberian della scuola di ingegneria civile dell'Istituto.
Australian researchers say used face masks could be recycled to make roads https://t.co/pGNh9QGKWl
— The Guardian (@guardian) February 3, 2021
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È conforme agli standard di sicurezza dell'ingegneria civile e aiuterebbe a smaltire la gran quantità di rifiuti generati dai dispositivi di protezione dal Covid. Il materiale delle mascherine offre benefici tecnici quando è usato nelle costruzioni, spiega Saberian. «Abbiamo bisogno di strade flessibili, per meglio sostenere i carichi del traffico, e questo materiale aggregato offre buone proprietà di flessibilitè. Siamo stati ispirati dall'idea di studiare soluzioni di economia circolare per ridurre i rifiuti generati dalla pandemia».
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