Mauritania, aveva criticato Maometto su Internet: trentenne condannato a morte

Mauritania, aveva criticato Maometto su Internet: trentenne condannato a morte
Giovedì 25 Dicembre 2014, 13:14 - Ultimo agg. 20:29
1 Minuto di Lettura
Aveva criticato Maometto: ora pagherà con la vita.

Un mauritano di 30 anni è stato condannato a morte per apostasia dell'Islam da un tribunale di Nouadhibou, nel nordest del paese. L'accusa, per Mohamed Cheikh Ould Mohamed era di «aver parlato con leggerezza del Profeta» in un articolo pubblicato online nel quale metteva in discussione alcune decisioni di Maometto. Nel suo articolo Ould Mohamed aveva accusato la società mauritana di perpetuare un «ordine sociale iniquo ereditato» dai tempi del Profeta.



L'annuncio della sentenza è stato accolto da applausi e caroselli, mentre il condannato sveniva in aula e veniva riportato in carcere. Per l'accusa ha meritato la pena di morte, prevista dal codice penale mauritano in caso di apostasia dell'islam ma rimasta inapplicata dal 1987.



Il giovane, arrestato un anno fa, si era difeso affermando di non aver voluto offendere Maometto, ma «difendere uno strato della popolazione maltrattato, i fabbri», dal quale proveniva. «Se dal mio testo si è potuto comprendere quello di cui sono accusato - aveva detto - io lo nego completamente e me ne pento apertamente».



Si tratta del primo processo del genere in Mauritania. La pena di morte è stata richiesta a gran voce anche dall'opinione pubblica: organizzate svariate manifestazioni e minacciato l'avvocato che difendeva il giovane, il quale ha dovuto poi rinunciare all'incarico.



Secondo organizzazioni musulmane locali, è la prima volta che un testo critico sull'islam è pubblicato in Mauritania.