Il medico gli diagnostica una gastroenterite. Ragazzo di 13 anni muore di peritonite acuta

Foto d'archivio
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di Tom Abram
Sabato 14 Dicembre 2019, 14:11 - Ultimo agg. 18:25
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È morto dopo che il medico aveva erroneamente diagnosticato il suo caso di appendicite come una gastrointeriteLuca Raso, 13 anni, era stato male per una settimana accusando problemi a camminare, vomito, diarrea perdita di appetitito e letargia. Il caso risale al febbraio 2017 nel New South Wales, in Australia. Si stanno svolgendo ora le indagini per appurare le responsabilità del decesso. 

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Il giovane era collassato sul pavimento del bagno e successivamente, portato in ospedale, è morto. A quanto risulta, era stato in precedenza esaminato due volte dal dottor Paul Bilokopytov al Nelson Bay Medical Group, che gli aveva diagnosticato una gastroenterite virale

L'errore nella diagnosi ha comportato la mancanza dei dovuti trattamenti, come ha riferito il medico legale Teresa O'Sullivan durante l'inchiesta che si sta tenendo. Secondo l'indagine infatti la morte di Luca poteva essere evitata. La causa del decesso è stata confermata come "peritonite secondaria ad una appendicite gangrenosa". La madre di Luca, Michelle Degenhardt, ha detto agli inquirenti di aver riferito al medico che suo figlio accusava forti dolori addominali. Ma il dottor Bilokopytov nega di essere stato messo al corrente del fatto che il ragazzo sentisse dolore.

Il medico legale ha voluto sottolineare che: «Piuttosto che criticare l'operato di Bilokopytov, è di gran lunga più importante ricordare che nella professione medica "il diavolo sta nei dettagli". Per scovare tutti i dettagli occorre analizzare e scrutinare la storia del paziente e condurre un attento esame per stabile la diagnosi provvisoria, ma senza eliminare diagnosi alternative, specie se tra esse può essercene una mortale».

La mamma di Luca ha scritto una lettera in omaggio a suo figlio: “Tu credevi nelle persone. E in nome di ciò, cercherò al meglio di credere che questo caso arriverà alla giusta conclusione per te. Perché tu meritavi molto di più. Il mondo ha perso un campione”.

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