Harry raccomandò Meghan alla Disney. William: «Non posso difendere mio fratello»

Harry raccomandò Meghan alla Disney. William: «Non posso difendere mio fratello»
Harry raccomandò Meghan alla Disney. William: «Non posso difendere mio fratello»
di Cristina Marconi
Lunedì 13 Gennaio 2020, 09:18 - Ultimo agg. 10:58
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La riunione in casa Windsor è fissata per oggi, a Sandringham, residenza della regina Elisabetta sulle coste del Norfolk. Parteciperanno il primogenito Carlo, di ritorno da un funerale in Oman, William e il fratello Harry, oltre a Meghan per telefono, nella speranza di trovare una strada da seguire per il divorzio del secondogenito di Diana e di sua moglie dal resto della famiglia reale.

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Perché il no deal impostato dalla coppia con il comunicato incendiario di mercoledì scorso, con la pubblicazione del nuovo sito Sussex Royal e con la decisione di Meghan di volare in Canada senza un confronto è un percorso troppo pericoloso e controproducente, anche nel clima di rabbia attuale. Ieri la regina è apparsa scura in volto alla messa della domenica e William ha lasciato che la sua «tristezza» per la rottura dei rapporti con il fratello, un tempo inseparabile, trapelasse abbondantemente sulla stampa.



LA SQUADRA
«Ho messo il braccio intorno alle spalle di mio fratello per tutta la vita e non posso farlo più, siamo entità separate», avrebbe detto a un amico secondo il Sunday Times. «Sono triste per tutto questo. Tutto quello che possiamo fare, e tutto quello che posso fare, è cercare di sostenerli e sperare che arrivi il tempo in cui staremo tutti cantando dalla stessa pagina. Voglio che tutti siano parte della squadra», secondo la fonte.
Se si può sperare in un futuro più sereno, resta il fatto che il presente rimane difficile, con alcuni punti da chiarire: l'utilizzo del titolo reale, il lavoro ufficiale che la coppia potrà svolgere, i soldi, il costo della sicurezza e, non ultimo, il tipo di contratti che l'ex attrice di Suits e il nipote della regina potranno firmare per raggiungere la loro «indipendenza economica».

Perché i Windsor hanno sempre cercato di stare alla larga dall'utilizzo del brand reale per fare soldi. Ma le intenzioni di Meghan, che prima di Natale aveva prestato la sua voce a un film della Disney in cambio di una donazione a una fondazione che si occupa di protezione degli elefanti, sembrano andare in quella direzione con il loro marchio, Sussex Royal, depositato in modo da coprire ogni tipo di prodotto, dalle felpe ai prodotti di benessere nel Regno Unito e oggetto anche di una richiesta di registrazione internazionale per poter operare in Australia, Canada, Unione europea e Stati Uniti.

Sarebbe stato proprio Harry a spingere Meghan Markle a diventare una doppiatrice. A luglio, durante la prima del Re Leone, il Principe ha chiesto all'amministratore delegato della Disney Bob Iger, di prendere in considerazione la moglie. «Non sa che lei sa doppiare? È molto interessata», dice Harry. «Proveremo con piacere. È una grande idea», la risposta di Iger. Così è stata coinvolta per un film e il compenso è andato ad una associazione per la protezione degli elefanti.

LE CRITICHE
A ogni modo la stampa britannica sta trattando senza riguardi la scelta dei due, criticandola in maniera spesso feroce, mentre circolano voci secondo cui in molti a Buckingham Palace vorrebbero la testa di Edward Young, segretario personale della regina da due anni, ossia da quando la decentralizzazione della comunicazione reale voluta dal principe Carlo costò il posto al rispettatissimo Christopher Geidt. Sotto la gestione Young ci sono stati innumerevoli scandali e problemi, da quelli legati alla famiglia Markle al disastro dell'intervista di Andrew alla BBC sul suo legame con Jeffrey Epstein. La regina, secondo il nipote Peter Philips, figlio di sua figlia Anna, «sta bene». Impassibile, come al solito.
 
 

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