Migranti, la Francia: qua non passano, se ne occupi l'Italia creando campi Ue

Migranti, la Francia: qua non passano, se ne occupi l'Italia creando campi Ue
Lunedì 15 Giugno 2015, 13:30 - Ultimo agg. 16 Giugno, 09:36
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Il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve, «tenta di convincere il suo omologo italiano sull'opportunità di creare in Italia (e in Grecia) dei campi gestiti dall'Ue per distinguere i migranti economici dai richiedenti asilo già dal loro arrivo. I primi verrebbero immediatamente espulsi verso i loro Paesi d'origine, gli altri ripartiti tra i Paesi d'Europa»: lo scrive oggi il quotidiano Le Monde.

Dall'inizio dell'anno «abbiamo avuto circa 8.000 passaggi e abbiamo fatto riammettere in Italia circa 6.000 migranti.

Non devono passare, è l'Italia che deve farsene carico. Bisogna rispettare le regole di Schengen», ha detto inoltre Cazeneuve, in un'intervista a radio RMC e BFM-Tv. «Nel 2014 - ha poi spiegato - abbiamo proceduto a 15.000 riaccompagnamenti alla frontiera. Il fenomeno si è accelerato dall'inizio dell'anno». Per il ministro di Parigi, «se vogliamo garantire che l'accoglienza dei rifugiati sia sostenibile, bisogna essere fermi nei confronti degli altri».

«Il mio obiettivo - ha puntualizzato Cazeneuve - è trovare situazioni umane e umanitarie, non fare polemiche». «Ho proposto una legge per ridurre da 24 a 9 mesi il dossier dei richiedenti asilo. La legge è in corso di adozione in parlamento. Senza aspettare che venga approvata, abbiamo creato quasi diecimila posti per i richiedenti asilo. Devo fare in modo che di fronte a questo problema mondiale ci si occupi collettivamente di trovare delle soluzioni», ha concluso.

Secondo l'idea sostenuta da Parigi, prosegue Le Monde in un lungo articolo pubblicato oggi, «l'ufficio europeo per l'asilo e l'Alto commissariato per i rifugiati farebbero questa prima selezione e gli Stati studierebbero poi i dossier». Il giornale francese spiega poi che il blocco dei migranti tra Ventimiglia e Mentone è soprattutto dovuto alla situazione esplosiva a Parigi, dove nel giro di appena una settimana centinaia di africani sono stati evacuati per ben tre volte da altrettanti accampamenti di fortuna, dopo il primo sgombero del 2 giugno al Pont de la Chapelle, tra polemiche e denunce contro i metodi della polizia.

«Un campo a Ventimiglia è meno mediatico che un accampamento di fortuna a Parigi...», scrive Le Monde. Sul piano interno, il presidente Francois Hollande - che domenica incontrerà il premier Matteo Renzi a Milano - ha chiesto al ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve di lavorare a un piano basato su tre punti fondamentali: come proporre una migliore accoglienza dei richiedenti asilo, come offrire alloggi di urgenza ai migranti, e come essere più efficaci per la loro espulsione. Una serie di proposte concrete dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni.

«Bisogna che l'Italia accetti di creare dei centri» per distinguere i migranti economici irregolari dai rifugiati, ha spiegato Bernard Cazeneuve, sottolineando che «la Francia non ha bloccato le sue frontiere». «Ci troviamo di fronte a un fenomeno migratorio di una nuova portata. Chi sono questi migranti? Ci sono molti migranti economici irregolari che vengono dall'Africa Occidentale e non sono dunque oggetto di persecuzioni. Non possiamo accoglierli, dobbiamo riaccompagnarli alla frontiera».

E ancora: «Mi sono recato in Africa, in Camerun e in Niger per assicurarmi che venissero riaccompagnati nel modo più umano possibile. Quanto a chi arriva dalla Siria e vede i suoi cari morire ogni giorno, dobbiamo esaminare le loro richieste d'asilo». «Oggi dobbiamo fare in modo di suddividere le richieste d'asilo in Europa», ha detto ancora Cazeneuve, aggiungendo: «Abbiamo proposto che al momento dell'arrivo dei migranti in Grecia e in Italia, chi è rifugiato in Europa venga distinto dai migranti economici irregolari. Bisogna che l'Italia accetti la creazione di centri. Bisogna che i migranti vengano registrati, che vengano prese le loro impronte digitali».

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